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Gazzettino-Professori di diritto, disegno, matematica rimasti senza cattedra...

Professori di diritto, disegno, ... Professori di diritto, disegno, matematica rimasti senza cattedra e "riciclati" come insegnanti di sostegno ai portatori di handicap pur non essendo in poss...

22/09/2004
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Il Gazzettino

Professori di diritto, disegno, ...
Professori di diritto, disegno, matematica rimasti senza cattedra e "riciclati" come insegnanti di sostegno ai portatori di handicap pur non essendo in possesso di adeguate competenze. L'anno scolastico non ha fatto in tempo a partire - al via le lezioni ieri per 97mila studenti di scuole elementari, medie e superiori - che subito un problema alquanto singolare è balzato all'attenzione: la protesta di alcuni docenti capaci di destreggiarsi tra assonometrie, logaritmi e proiezioni ortogonali ma neofiti del mondo della disabilità, catapultati in un ambito che non è il loro, nè lo è mai stato. Professori "generici" utilizzati come "specifici": succede ai cosiddetti sovrannumerari, coloro che rimangono senza un posto e, piuttosto che rimanere a casa, vengono spediti in biblioteche, laboratori, a insegnare discipline simili a quelle di cui sono titolari (un esempio: chi è preparato economia aziendale può impartire lezioni di diritto) oppure come sostegno agli alunni disabili.
"Capita ormai da due anni a questa parte. Non è colpa del Centro servizi amministrativi - spiega Salvatore Mazza della Cgil scuola di Padova - è piuttosto un'ordinanza ministeriale che impone, prima di nominare docenti con una preparazione ad hoc, di attingere tra i sovrannumerari". E tra i prof in esubero, spiccano quelli di alcune materie particolarmente a rischio come stenodattilografia, economia aziendale, diritto. E' tra gli insegnanti di queste discipline che viene pescato il maggior numero di "sostegni". La protesta vede protagonisti proprio alcuni di loro, informati con largo anticipo - addiritttura già a luglio - da un comunicato ufficiale circa il loro nuovo incarico. "Una cosa del genere li ha trovati spiazzati, non sanno da che parte muoversi. Come fare - osserva Mazza - lo impareranno in corso d'opera". Muniti di buona volontà questi docenti ieri sono entrati puntuali in classe accompagnati però dal disagio di affrontare un'esperienza dove l'umanità e la sensibilità giocano un ruolo fondamentale (soprattutto alle superiori, a contatto non con bambini ma con adolescenti).

"E' un problema serio, causato dalla voglia di risparmiare e che ha un doppio effetto negativo: da una parte - conclude il portavoce della Cgil - c'è un'isegnante con una determinata abilitazione costretto a compiere un'attività diversa da quella per cui ha studiato, dall'altra ci sono i disabili che, essendo soggetti fragili, meritano un'attenzione particolare e hanno il diritto di essere seguiti da docenti in possesso di un titolo specifico".

Federica Cappellato