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Gazzettino-Scuola, stavolta i presidi in prima linea

Alla manifestazione contro la riforma Moratti anche molti genitori che formeranno una "carovana" di auto dietro alle corriere Scuola, stavolta i presidi in prima linea Domani mobilitazione i...

21/05/2004
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Il Gazzettino

Alla manifestazione contro la riforma Moratti anche molti genitori che formeranno una "carovana" di auto dietro alle corriere
Scuola, stavolta i presidi in prima linea
Domani mobilitazione in tutti gli istituti: il sindacato ha organizzato due pullman per Roma
Il mondo della scuola è in fibrillazione, alle prese con i preparativi per la manifestazione nazionale di Roma. I sindacati scalpitano: la Cgil Scuola ha già predisposto due pullman, che faranno da apripista alla carovana di automobili di decine di mamme, papà, studenti, docenti e collaboratori scolastici (e forse anche qualche dirigente) che domani prenderanno parte allo sciopero generale unitario.
La cordata di scioperanti non risparmierà il trasporto su binari: sarà probabilmente organizzato un treno speciale, che parte da Trieste, per chi vorrà unirsi alle fila dei manifestanti. La giornata "romana" si preannuncia insomma rovente, con due concentramenti principali: nel piazzale dei Partigiani (stazione ferroviaria Ostiense) e in piazza della Repubblica (stazione Termini). Da lì partiranno i due cortei che seguiranno i seguenti percorsi: primo corteo, concentramento a Piazzale dei Partigiani, con itinerario da piazzale dei Partigiani a Piazza di Porta San Paolo, viale Aventino, via San Gregorio, Colosseo, via Labicana, viale Manzoni, via Emanuele Filiberto, piazza San Giovanni; secondo corteo, concentramento in piazza della Repubblica, itinerario da piazza della Repubblica a via Cavour, via Merulana, via Labicana, viale Manzoni, via Emanuele Filiberto, piazza San Giovanni.

Condivisi dalle associazioni sindacali e molto sentiti da tutto il mondo della scuola i motivi della protesta e dello sciopero che durerà l'intera giornata: abrogare la Riforma Moratti della scuola, per il ritiro del decreto attuativo della scuola materna, elementare e media, per fermare i decreti sulla scuola superiore, per bloccare le politiche del governo contro l'università e la ricerca, per il diritto allo studio e l'accesso ai saperi, contro la precarizzazione del lavoro e i tagli degli organici e del sostegno, per la difesa della scuola, dell'università e della ricerca, pubbliche.

E non è tutto: fanno sapere le parti sociali: "Per rivendicare il rinnovo del contratto biennale dei docenti e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, a quattro mesi dalla scadenza. Si chiede poi l'avvio delle trattative per il contratto quadriennale dei dirigenti, scaduto nel 2001, la difesa del potere d'acquisto delle retribuzioni, lo stanziamento di risorse adeguate al rinnovo contrattuale, la stabilità occupazionale per i precari, il ritiro dei disegni di legge in discussione alla Camera dei deputati, che vogliono abolire le rappresentanze sindacali unitarie e limitare la contrattazione, ripristinando atti unilaterali dell'Amministrazione sul rapporto di lavoro". Insomma, un "no" gridato all'aumento del lavoro precario e a tutto ciò che indebolisce l'istruzione statale, a vantaggio di quella privata.

Alessandra Betto