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Gazzettino/Treviso: I disabili restano senza insegnanti

A causa dei tagli imposti dal ministero non ci saranno 168 dei 193 posti che erano stati promessi a metà luglio

29/08/2007
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Il Gazzettino

La Cisl: «È inaccettabile». E cinque scuole materne devono cancellare le nuove sezioni

Un taglio di 168 insegnanti di sostegno e nuove sezioni di scuola materna "bocciate" in cinque comuni del trevigiano perché alle maestre non è stato dato il posto. Da conteggiare rimangono anche le decine di supplenze "fantasma" che mancano all'appello nell'elenco posti disponibili, ma che vengono invece confermate dalle scuole.
Al via delle nomine dei supplenti - dalla scuola materna alle superiori - iniziate ieri mattina all'istituto Mazzotti, si fanno i conti con quelli che sono gli effetti dei tagli del ministero dell'Istruzione piovuti sulla scuola della Marca. L'improvviso dietrofront sul numero del contingente dei docenti assegnati alla nostra provincia ha scatenato all'avvio delle operazioni di nomina l'immediata protesta dei lavoratori della scuola e dei sindacati. Dopo i numeri, i fatti che hanno portato a una improvvisa e drastica riduzione dei professori di sostegno, destinati agli alunni portatori di handicap in tutti gli ordini di scuola. A metà luglio l'Ufficio scolastico provinciale (ex Provveditorato) autorizza per l'anno scolastico 2007/08 per tutti gli istituti scolastici della provincia 1163 posti di insegnanti di sostegno, 193 in più rispetto all'anno scorso, a fronte di un aumento di 217 alunni, tutti certificati. Un incremento in linea con la generale crescita del numero di studenti nella scuole della Marca. Ma tra la metà e la fine del mese di luglio, su disposizione del Ministero, la Direzione scolastica regionale emana il contrordine che porta a un ridimensionamento di 168 posti.

È così che l'Ufficio scolastico di Treviso si è trovato a dover tagliare sui posti già autorizzati. E gli alunni certificati in più? Quali insegnanti verranno loro assegnati? Il taglio dei docenti di sostegno secondo le organizzazioni sindacali è un'operazione da bocciare e per questo si preannunciano mobilitazioni di protesta con l'inizio del nuovo anno scolastico ormai alle porte: «Qui non si tratta di valutazioni opinabili - spiega Michela Bettiol segretario generale della Cisl scuola Treviso -. Le certificazioni sono rilasciate dalle Asl, si tratta di alunni disabili che necessitano di un insegnante di sostegno per garantire il diritto all'istruzione. È inaccettabile che dopo ripetute dichiarazioni del Ministero sull'impegno prioritario per la scuola e la formazione per il futuro del Paese, di qualificazione delle scuole con la messa in rete delle risorse, si taglino i finanziamenti e progetti. Per questo, d'accordo con Flc Cgil e Uil scuola invitamo i lavoratori alla mobilitazione per le azioni di contrasto più opportune che unitariamente saranno decise».

Ma la bufera dei tagli non si abbatte solo sugli insegnanti di sostegno, dalla scuola dell'infanzia alle superiori. A dover pagare il prezzo più alto in termini di tagli sono le scuole materne che si vedono ridurre il numero delle classi e cancellare i progetti didattici avviati da anni. Le nuove sezioni di scuola dell'infanzia che avrebbero dovuto partire il primo settembre a Casale, Preganziol, Carbonera, Montebelluna e Riese sono state cancellate. Si tratta di classi già autorizzate da ciascuna amministrazione scolastica e comunale. Tenendo conto che una classe in media è formata da 25 alunni, in questi cinque comuni ci sono almeno 125 bambini già iscritti rimasti fuori della loro scuola. E non perché manchino le aule, i banchi e tutti i servizi scolastici necessari, ma soltanto perché non sono stati assegnati i posti già decisi alle maestre. Si tratta inoltre di nuove sezioni pronte a iniziare l'anno scolastico solo dopo che i Comuni hanno investito risorse in aule, mense e trasporti e che ora di ritrovano senza insegnanti: «Ma non basta - aggiunge la Bettiol -, l'amministrazione ci ha informato che non saranno autorizzati i progetti delle scuole in rete, che sono già stati cancellati due progetti già assegnati a supporto di tutte le scuole materne della provincia».

Nelle scuole della Marca a settembre risponderanno all'appello quasi duemila alunni più dell'anno scorso. Ma in cattedra ci saranno complessivamente 260 insegnanti in meno rispetto all'anno scolastico 2006/07. Senza contare gli ultimi tagli che si sono abbattuti sui docenti di sostegno. Chiuse le porte della scuola statale, i piccoli alunni delle cinque scuole materne che si sono viste negare le maestre dovranno ora bussare alla porta delle scuole private paritarie, sperando di trovare un posto in classe.

Alessandra Vendrame