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Geografia, web e inglese: la svolta al ritorno sui banchi

Quest’anno entreranno di ruolo 28.781 docenti 4.559 collaborati tecnico-amministrativi, numero decisamente inferiore alle disponibilità di posti. Perciò si pensa a una soluzione drastica con la creazione di un unico organico funzionale

17/08/2014
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Il Messaggero

IL PROGETTO
MILANO Meno di un mese di vacanza. Tra l’8 e il 17 settembre gli studenti italiani torneranno in aula e la scuola che ritroveranno, secondo le intenzioni del premier Matteo Renzi, sarà diversa da quella che hanno lasciato a giugno. Reti wi-fi e internet veloce, informatica fin dalle elementari, una materia della Maturità da affrontare in inglese. E poi il recupero della storia dell’arte, della musica e della geografia, scorporata dall’obsoleto binomio con la storia. Per il futuro della scuola, e dei giovani, il governo è pronto a investire un miliardo di euro: è a cominciare dall’istruzione che si cambia un Paese e alcuni progetti sono pronti a partire già a settembre.
LE NOVITA’
Sul fronte materie farà il suo grande ritorno la geografia, non più abbinata alla storia in tre ore settimanali ma in versione singola con due ore autonome alla settimana. Stesso percorso per musica e storia dell’arte, con un costo dell’operazione che solo per quest’ultima materia ammonterà a 25 milioni di euro. Altro intervento al capitolo Maturità: la prova viene superata ogni anno dal 99,2% degli alunni e costa allo Stato 80 milioni di euro. Non si pensa di eliminarla ma di rivoluzionarla e già dal 2015 la seconda prova sarà più asciutta rispetto a quella attuale, la tesina avrà minore impatto sulla valutazione finale mentre saranno valorizzati i singoli percorsi, come i due anni di apprendistato agli istituti tecnici. Tra le questioni critiche la rivoluzione informatica. Tablet e lavagne multimediali interattive si sono rivelati un’insuccesso, dei 121 milioni di euro spesi complessivamente solo il 32% delle scuole risulta provvisto delle lavagne di ultima generazione, appena il 25% degli istituti è in grado di navigare ad alta velocità e si contano 7,8 studenti per ogni computer. Le classi all’avanguardia sono 416 su 323.605 e le scuole 14 su 22.600. Il governo ha quindi deciso di fare un passo indietro per investire sulla connessione a internet veloce. Sono 973 le scuole che hanno partecipato al bando per attivare una rete wireless. Da settembre, inoltre, l’informatica sarà materia sperimentale fin dalle primarie.
PRECARI
Quest’anno entreranno di ruolo 28.781 docenti 4.559 collaborati tecnico-amministrativi, numero decisamente inferiore alle disponibilità di posti. Perciò si pensa a una soluzione drastica con la creazione di un unico organico funzionale, un corpo di insegnanti con contratto a tempo indeterminato a disposizione di qualsiasi scuola faccia parte di una rete. Così si eviterebbe il massiccio ricorso ai supplenti: sono 150–160 mila i precari, un numero giudicato eccessivo dalla Corte di giustizia europea. Infine l’apertura delle scuole di pomeriggio e nelle feste. L’istituto Di Donato, a Roma, ha fatto da apripista: al lavoro dalle 7 alle 22, anche sabato e domenica, con le associazioni dei genitori a gestire anche i conti. A ottobre in un forum del Miur si discuterà dove e come seguire l’esempio.