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Giornale di Brescia-Aumentano gli studenti diminuiscono i "prof"

Incontro tra sindacalisti e politici per premere su Roma Aumentano gli studenti diminuiscono i "prof" Il Csa di via Sant'Antonio ...

25/04/2005
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Giornale di Brescia

Incontro tra sindacalisti e politici per premere su Roma
Aumentano gli studenti diminuiscono i "prof"

Il Csa di via Sant'Antonio


Giovanni Spinoni


Come due treni che si incrociano perché viaggiano in direzioni opposte. Nel prossimo anno scolastico nelle scuole statali bresciane di ogni ordine e grado è previsto un incremento di alunni frequentanti, ma il ministero dell'Istruzione, in base alle restrizioni sulla spesa imposte dalla Finanziaria, ha tagliato i posti negli organici dei docenti. Con il rischio di non poter pienamente soddisfare i piani dell'offerta formativa delle singole scuole, con conseguenti ripercussioni negative sulla qualità del servizio per alunni e famiglie. Nonostante una ridistribuizione da parte dell'Ufficio scolastico regionale di nuovi (pochi) posti, questa è al momento, secondo i dati forniti dal Csa, la situazione: nelle scuole dell'Infanzia (materne) restano ancora scoperti 22 posti di insegnante necessari per coprire le nuove sezioni; nelle elementari (circa 1500 alunni in più) i posti scoperti sono 13; nelle medie (290 allievi in più) deve essere ancora quantitificato il numero esatto; nelle superiori (circa 1000 studenti in più) sono 32. Anche nel Bresciano si intensificano le iniziative, per cercare di ottenere un incremento aggiuntivo di risorse. Venerdì sera, nella sede della Cisl, i segretari dei sindacati della scuola Cgil (Santo Gafforini), Cisl (Enrico Franceschini) e Uil (Ugo Nappi), si sono incontrati con il parlamentare Franco Tolotti e i neo consiglieri regionali bresciani Osvaldo e Arturo Squassina, per illustrare la situazione, auspicandosi che i politici si facciano carico di un'azione sul Governo e sul Ministero affinché a Brescia vengano assegnate risorse aggiuntive di insegnanti "che sono indispensabili per realizzare un servizio di qualità e di rispetto delle scelte fatte dalle famiglie". I dirigenti delle scuole elementari della città hanno indirizzato al direttore dell'Ufficio scolastico della Lombardia e al dirigente del Csa di Brescia una lettera, nella quale esprimono "la loro totale contrarietà all'organico funzionale assegnato ai Circoli didattici, poiché non vengono recepite richieste e istanze da tempo esposte al Csa, ritenute fondamentali per il funzionamento delle scuole primarie". Pertanto gli stessi dirigenti chiedono che venga rivista l'assegnazione degli insegnanti ai Circoli della città, per poter garantire l'applicazione della Legge di riforma e per "non aggravare la situazione delle nostre scuole e creare grosse tensioni per l'inizio del prossimo anno scolastico". I dirigenti "non vorrebbero essere costretti a ridurre il tempo scuola scelto dalle famiglie, decurtando le mense e svalorizzando quanto già attuato nelle attività opzionali". Giovedì pomeriggio il Coordinamento dei dirigenti scolastici bresciani iscritti ai sindacati Cgil e Cisl si è incontrato con il direttore scolastico regionale Mario Dutto, per esprimere la sofferenza, al di là di quella sindacale, che i tagli dei posti determimano nella scuola bresciana, perchè non tengano nemmeno conto dell esigenze normali dela gente. Il direttore si è impegnato per chiedere a Roma nuovi posti e, nel frattempo, rivedere la ridistribuzione di quelli già assegnati, tenendo conto della reali necessistà delle varie province. Se, all'inizio delle lezioni, dovessero esserci cattedre libere, saranno coperte con i supplenti annuali.