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Giornale di Brescia-La conferma: mancano docenti

Mentre è iniziata l'agitazione sindacale, l'Ufficio del Csa fornisce i dati per l'anno scolastico 2005/06 La conferma: mancano docenti ...

20/04/2005
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Giornale di Brescia

Mentre è iniziata l'agitazione sindacale, l'Ufficio del Csa fornisce i dati per l'anno scolastico 2005/06
La conferma: mancano docenti


Giovanni Spinoni


Le preoccupazioni dei sindacati Cgil, Cisl e Uil di categoria per i tagli dei posti di docente previsti per l'anno scolastico 2005-2006 nelle scuole statali della Lombardia risultano fondate. Una conferma - per quanto riguarda la situazione bresciana - viene dai dati che ieri mattina ci sono stati forniti da ll'Ufficio del Csa (l'ex Provveditorato agli studi...) preposto alla definizione degli Organici del personale docente. Nelle scuole dell'Infanzia (materne), rispetto ai 993 posti comuni di insegnante attualmente funzionanti, il Csa, in base ai dati delle iscrizioni pervenute dalla singole scuole, ha previsto per il prossimo anno scolastico 1.015 posti per poter coprire tutte le nuove sezioni. Per cui ha richiesto alla Direzione generale dell'Ufficio scolastico regionale 22 posti in più. Al momento non ne è stato concesso nemmeno uno. Di conseguenza rimangono 22 posti scoperti. Nelle elementari quest'anno ci sono 4.358 posti comuni di docente. Per il 2005-2006, in base all'incremento di circa 1500 alunni, ne sono previsti 4.384, per cui il Csa ha chiesto 26 posti in più. Proprio ieri mattina l'Ufficio scolastico della Lombardia ha comunicato di avere assegnato ulteriori 13 posti. Per cui ne rimangono scoperti altri 13. Nelle medie, rispetto agli attuali 2.843 posti di docente, solo nei prossimi giorni si definirà il numero di quelli necessari per il 2005-2006. Ne saranno necessari di più di quelli ora funzionanti perché nel Bresciano, in controtendenza rispetto alle altre province lombarde, si è registrato un incremento di 290 iscritti, essendo passati dagli attuali 30.818 ai 31.108 previsti per l'anno prossimo. Sicuramente le scelte ministeriali non consentiranno di accogliere tutte le richieste di nuovi posti. Nelle superiori, rispetto agli attuali 3.647 posti di insegnante, per il 2005-2006, per far fronte all'incremento di circa 1000 studenti, ne sono previsti 3.691. Per cui sono stati chiesti 44 posti in più. L'Ufficio scolastico regionale ne ha concessi finora soltanto 12, di conseguenza 32 restano ancora scoperti. Va detto che durante la "procedura di concertazione sui criteri per la definizione e distribuzione degli organici" - che prenderà presto il via fra tutti i sindacati di categoria ed il direttore dell'Ufficio scolastico della Lombardia, Mario Dutto - dovrebbero essere concessi alle scuole lombarde nuovi posti, che si spera vengano assegnati dal ministero dell'Istruzione. Il taglio dei posti sta suscitando notevoli preoccupazioni anche tra i dirigenti scolastici bresciani. Quelli delle scuole elementari della città hanno inviato al Csa, proprio nei giorni scorsi, un documento con la richiesta dell'assegnazione di altri insegnanti, perché, di fronte all'incremento di alunni, quelli previsti sarebbero assolutamente insufficienti a garantire le compresenze previste dai "moduli", l'attività nei laboratori, i lavori di gruppo e l'insegnamento personalizzato. Per dibattere il problema della carenza degli organici del personale insegnante e non docente in ogni ordine di scuola - che, nella distribuzione dei posti, vede sempre penalizzata la nostra provincia, con ripercussioni negative sull'offerta formativa delle scuole - i sindacati Cgil, Cisl, Uil della scuola hanno indetto per venerdì prossimo, alle 18, nella sede della Cisl, in via Altipiano d'Asiago, un incontro con i parlamentari bresciani e i consiglieri regionali neo-eletti.