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Giornale di Vicenza-Accordo Moratti-Confindustria Gli istituti tecnici restano statali

Lo ha annunciato alla Marly's di Arzignano il sottosegretario all'Istruzione Aprea Accordo Moratti-Confindustria Gli istituti tecnici restano statali L'istituto "Rossi" (e con lui gli ...

27/09/2005
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Il Giornale di Vicenza

Lo ha annunciato alla Marly's di Arzignano il sottosegretario all'Istruzione Aprea
Accordo Moratti-Confindustria Gli istituti tecnici restano statali
L'istituto "Rossi" (e con lui gli altri tecnici industriali) non passerà alla Regione. I licei tecnologici, ossia la nuova veste che assumeranno gli istituti tecnici secondo la "riforma Moratti" delle superiori, non passeranno sotto la competenza delle Regioni. Resteranno sotto l'ombrello statale, per così dire, e non finiranno nel settore della Formazione professionale che sarà - appunto - di competenza di ogni singola Regione.
È questa la conclusione cui è giunto il confronto tra ministero e Confindustria. In buona sostanza, il ministro Moratti (che qualche giorno fa ha incontrato il vice presidente di Confindustria, Gianfelice Rocca) ha accolto le posizioni dell'associazione degli imprenditori, in larga parte contrari al passaggio dei vecchi istituti tecnici al settore della Formazione professionale e quindi alla competenza delle Regioni.
L'anticipazione di questo accordo, che segna una svolta su un tema assai dibattuto da parecchio tempo, lo dà il sottosegretario all'Istruzione Valentina Aprea (nella foto), che il giorno dopo l'accordo romano è stata ad Arzignano, alla "Marly's" di Paolo Bastianello, da poco entrato nella giunta nazionale di Confindustria. La Aprea e Bastianello si conoscono da vari anni, da quando l'imprenditore vicentino seguiva i temi della scuola, mentre ora ha una delega per approfondire i temi legati alla cultura d'impresa.
Il ministero, dunque, ha accolto la posizione di Confindustria e di 15 organizzazioni imprenditoriali. Il decreto relativo alla (discussa) riforma delle superiori è all'esame delle Commissioni parlamentari: dovrà poi tornare in aula per l'esame definitivo.
La novità che emerge dalle dichiarazioni del sottosegretario è di particolare importanza per tutto il settore dell'istruzione tecnica, in particolare nel Vicentino. Basti pensare all'istituto "Rossi", che ha una tradizione luminosa, iniziata nel 1877, e ha formato generazioni di tecnici e imprenditori: rimanere, sia pure nella forma del liceo tecnologico, nell'alveo di una esperienza ultrasecolare, è una garanzia per il futuro. Diciamo la verità, passare dal livello dell'istruzione tecnica a quello della Formazione professionale è avvertito come una diminutio da parte di insegnanti e dirigenti.
Il sottosegretario Aprea ha anche commentato in modo positivo la firma del contratto dei docenti: "Questi 130 euro mensili, che si aggiungono ai 147 euro medi mensili per gli insegnanti (definiti nel biennio economico precedente) gli stipendi del personale della scuola si avvicinano in modo consistente alla media europea".