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Grido d'allarme sulla Costituzione. Tam tam in tutti gli atenei italiani

Giovedì 11 il documento dell'Università di Parma verrà presentato e discusso da Eugenio Scalffari."Non esiste ebreo che non conosca la Torah, musulmano che non conosca il Corano eppure gli italiani non conoscono la Costituzione e qualcuno se ne approfitta"

08/11/2010
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la Repubblica


"Non può esistere un vero ebreo che non conosca la Torah, non può esistere un musulmano che non conosca il Corano, eppure esistono tanti, troppi, italiani che non conoscono la Costituzione, e questo rende possibile il violentarla, come avviene da 15 anni a questa parte". E' questo il succo del "Grido d'allarme", un vero e propio appello morale,  lanciato  dai docenti dell'università di Parma, che sta diventando una manifesto  di presa di coscienza nazionale e che giovedì pomeriggio avra' la benedizione di Eugenio Scalfari, fondatore di "la Repubblica".

Il "Grido d'allarme" (LEGGI Il testo  e le prime adesioni) partito decisamente in sordina  ha già raccolto 580 firme. "E' una difesa del nostro vangelo laico, della Carta che regola la nostra società, una Carta che è stata forzata, svuotata, in questi anni per quel che riguarda il presidenzialismo, la deligettimazione della magistratura, la legge elettorale definita "porcata" da chi l'ha fatta - spiega il docente prof. Umberto Squarcia- e l'avere  Eugenio Scalfari a Parma (giovedì ore 17,30 aula magna università) a presentare , discutere ,il nostro Manifesto non solo è un onore ma una garanzia che tanta parte d'Italia si mobiliterà. Le sue lucide analisi ci tengono compagnia e ci danno speranze da 15 anni".
Aggiunge il pubblicitario Luigi Menozzi uno dei promotori  "uno studio ha dimostrato che l'80% dei giovani non ha letto la Costituzione, Bisognerebbe stampare un capitolo  della nostra Carta a rotazione sui contenitori del latte sulle lattine della coca cola, sui sacchetti del pane. E proprio da Parma  col fondatore di Repubblica partirà la richiesta di una proposta di legge bipartisan che renda obbbligatorfio nelle scuole superiori lo studio della Costituzione e preveda l'inserimento della Carta fondativa come materia d'esame anche in tutti i corsi universitari. E facciamo che Parma, a partire da questa iniziativa,  più che la città della Carta della sicurezza e dell'intolleranza diventi la capitale della Costituzione, dei valori della Nazione"
L'incontro di giovedì sarà moderato da Maurizio Chierici del "il Fatto" e Antonio Mascolo di www.parma.repubblica.it


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