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Il Centro-Stop ai docenti di sostegno Non possono più accedere alle graduatorie ordinarie

sindacati soddisfatti di un decreto innovativo Stop ai docenti di sostegno Non possono più accedere alle graduatorie ordinarie ...

28/08/2004
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Il Centro

sindacati soddisfatti di un decreto innovativo
Stop ai docenti di sostegno Non possono più accedere alle graduatorie ordinarie


CHIETI. Un altro decreto di rettifica, questa volta firmato dal ministero della pubblica istruzione, che di fatto cambia tutto. Ancora disagi per l'esercito dei precari della scuola. Dopo il provvedimento cautelare del tribunale del lavoro teatino che ha bocciato gli abilitati Ssis e la presa di posizione del centro servizi amministrativi (Csa, ex provveditorato agli studi) che ha lasciato immutate le graduatorie contestate, ieri, giorno di nomine per incarichi annuali in scuole medie e superiori della provincia, è arrivato l'ennesimo ordine inatteso. E non tutti i docenti l'hanno presa bene lamentandosi con i vertici del Csa.
Per una volta in controtendenza le reazioni dei sindacati. "Finalmente il ministero ha abolito la possibilità per gli insegnanti di sostegno", afferma Andrea Leonzio, segretario provinciale della Cisl scuola, "di accedere alle graduatorie comuni, rinunciando ad incarichi ricevuti nella categoria specializzante magari soltanto pochi giorni prima. In questo modo si evitano scelte di comodo", aggiunge Leonzio, "penalizzanti soprattutto per coloro che occupano le retrovie delle classifiche". Questo perché i meccanismi delle nomine sono "a scalare" e quindi vincolanti per chi non ha opzioni. "Ad esempio docenti di fuori regione", riprende Leonzio, "in passato erano costretti ad accettare destinazioni scartate spesso da colleghi del sostegno che rinunciavano alla loro classe pur di concorrere in altre ordinarie. Sicuramente un qualcosa di ingiusto che inficiava le graduatorie". Soddisfatta del nuovo decreto faxato dal ministero ai Csa soltanto nella serata di giovedì anche Mariella D'Orsogna, segretario provinciale Cgil scuola. "Se il ministero non avesse mandato la nota", spiega la sindacalista, "eravamo pronti come Cgil ad inviare una diffida scritta per ripristinare un equilibrio da tempo raro nel mondo della scuola. Ora invito i docenti scontenti a riflettere ed a mettere da parte i rancori personali". Inoltre la D'Orsogna sottolinea i tanti risvolti positivi di un decreto che blocca nella propria classe di concorso gli insegnanti di sostegno. "Innanzitutto ai bambini disabili o con problemi in genere", incalza la sindacalista, "viene garantita un'assistenza competente non sempre di regola negli anni passati. E poi si giustificano le spese approntate per istituire corsi di specializzazioni nel sostegno".
Jari Orsini