Il Corriere del Mezzogiorno/Caserta: Don Ciotti (Libera): «Oggi è meglio essere analfabeti»
La provocazione
CASERTA — «Oggi è necessario essere tutti un po' analfabeti per non sentirsi mai arrivati e per riscoprire il gusto di imparare, di ascoltare, di capire», un auspicio-shock che don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, ha rivolto ad un pubblico foltissimo di delegati (oltre 500 provenienti da ogni parte d'Italia) della Federazione lavoratori della conoscenza della Cgil, riuniti in congresso a Caserta. La dichiarazione tanto più provocatoria in quanto diretta ad una platea di insegnanti, dirigenti, docenti universitari, ricercatori, personale amministrativo, è stata formulata nel corso della tavola rotonda sulla legalità che ha aperto ieri la seconda giornata della Conferenza di Organizzazione della Flc-Cgil che si concluderà oggi.
«La società di oggi richiede a quanti lavorano nella formazione di porsi in una posizione di ascolto, non con la supponenza di chi sa già tutto, ma con l'umiltà dell'analfabeta, ovvero di colui che ha la voglia, la curiosità di comprendere e di apprendere. Perché — ha detto don Ciotti — la dimensione della giustizia comincia dalla relazione, dall'attenzione alla storia delle persone e dalla necessità di mettersi in gioco e di confrontarsi». Ed è quello che stanno facendo i delegati riuniti a Caserta. Il confronto cade volutamente all'indomani delle elezioni del 14 aprile, «che — secondo Enrico Panini, segretario generale del sindacato — hanno cambiato in modo netto il volto della politica italiana».
«Dal 14 aprile nulla è più uguale a prima», ha affermato, senza artifici retorici, Panini. Da qui la chiamata alle armi, ovviamente del confronto, del dibattito, della partecipazione, rivolta ai suoi iscritti dalla Flc. Tre le proposte elaborate nel corso del dibattito e che saranno oggetto del documento conclusivo. «Chiediamo al nuovo Governo di trasformare l'Italia nel paese della conoscenza», sostiene Panini. «Ciò vuol dire investire nella qualità delle strutture e della formazione, nelle retribuzioni, nella lotta al precariato, nella ricerca. Poi chiediamo che una delle prime riunioni del nuovo Consiglio dei Ministri si tenga in una struttura scolastica o universitaria, per testimoniare l'attenzione del neo-eletto esecutivo al settore della formazione. Infine auspichiamo che vengano dati visibilità e ruolo ai lavoratori della conoscenza in quanto attraverso di essi possono concretizzarsi i principi di legalità, diritto, democrazia». Oggi, la seduta conclusiva del congresso con una lectio magistralis tenuta dal costituzionalista Nicola Colaianni e non, come era previsto, dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro, assente per motivi di salute.
Lidia Luberto