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Il Giornale di Vicenza-Mussi: Più merito negli Atenei

SCUOLA. L’annuncio del ministro: un nuovo ente per vagliare il budget dei finanziamenti

07/09/2006
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Il Giornale di Vicenza

«In Finanziaria l’Agenzia di valutazione. Il nepotismo è un delitto»
Roma. Una delega nella prossima Finanziaria per l’istituzione dell’Agenzia nazionale di valutazione. Lo ha annunciato il ministro dell’Università e della Ricerca, Fabio Mussi, in un’intervista rilasciata ieri al portale Internet di Repubblica. Lo scopo: aumentare la meritocrazia nell’università italiana e arginare la pratica delle raccomandazioni.
«A parte i casi di aperta corruzione, per i quali c’è la magistratura, nella formazione, nella scienza e nella ricerca il corporativismo lobbistico», ha osservato il ministro, «è una malattia e il nepotismo è un delitto. Sono stati provati molti metodi senza riuscire a ridurre quella dose di arbitrio e di manipolazione che persiste. C’è una sola via: fortissimi meccanismi di valutazione dei risultati che premino il merito, e sottoporre alla valutazione una quota, crescente negli anni, del budget complessivo dei finanziamenti. Per questo», ha assicurato Mussi, «intendo mettere in Finanziaria la delega per la istituzione della Agenzia nazionale di valutazione. Se funziona potrebbe essere una rivoluzione».
Mussi si è quindi soffermato sull’esigenza di una formazione continua. Esigenza cruciale, ha spiegato, per due ragioni: «perché una vera flessibilità del lavoro richiede formazione continua; perché l’Italia è uno dei Paesi con l’età media più alta del mondo».
Mussi nell’intervista ha poi ribadito alcune posizioni già espresse, a cominciare dai correttivi che intende apportare al sistema di laurea «tre più due» e alla necssaria riduzione del numero di corsi ed esami. Il ministro, invocando un futuro meno incerto per i dottorandi, ha osservato: «È assurdo che il titolo di dottore non venga valutato niente su mercato, tanto nel pubblico quanto nel privato».
Mussi, infine, ha ammesso che «qualcosa non quadra» sulle Ssis, i cui tempi medi di conclusione sono in Italia di gran lunga più lunghi di quelli europei. Una replica alle parole del ministro è giunta da una nota dei giovani di Forza Italia, a firma del segretario Francesco Pasquali. «L’ agenzia nazionale di valutazione rischia di essere l’ennesimo organo che non risolverà i mali della nostra università».
Secondo Pasquali è necessario «inserire elementi capaci di produrre competitività, come l’abolizione del valore legale dei titoli». «Perchè le università, pubbliche o private, agiscano con le regole di mercato e competano tra loro», conclude Pasquali, «occorre ispirarsi al modello americano». Favorevole invece alle proposte di Mussi il rettore dell’Università La Sapienza di Roma, Renato Guarini, che sottolinea «L’incapacità del nostro sistema universitario di essere concorrenziale a livello internazionale».