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Il Giorno: All'appello mancano i docenti Orari ridotti e cattedre fantasma

In classe fra proteste e disagi, sono un migliaio i posti non ancora coperti

15/09/2010
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Il Giorno

PRIMA CAMPANELLA Sono oltre 400 mila gli studenti tornati sui banchi di scuola

di LUCA SALVI MILANO

ORARI RIDOTTI nella prima settimana a causa delle cattedre fantasma. Docenti di sostegno che mancano all'appello. Elenchi delle disponibilità di posti imprecisi e incompleti. Oltre un migliaio di posti assegnati non ancora coperti dai docenti, o per ragioni burocratiche o perché nel frattempo sono stati nominati da altri provveditorati regionali. «Tutti gli organici saranno pronti per l'inizio delle lezioni», aveva promesso il direttore scolastico regionale, Giuseppe Colosio. Ma a Milano molte scuole aspettano ancora due o più cattedre. All'Istituto professionale Cavalieri, in via Olona e nella succursale di Famagosta, la prima settimana prevede solo 4 ore al giorno. Ai licei Einstein e Marconi mancano due docenti. Così anche al nuovo liceo musicale al Tenca. All'Ipsia Carlo Porta mancano ancora due cattedre, all'Itis Galieli un docente di sostegno, così come all'Itis Feltrinelli e all'Itc Sraffa-Luxembourg. In provincia non va meglio. Solo due cattedre assegnate finora per 30 studenti disabili all'Ipsia Meroni di Lissone, solo una all'Itc Gandhi di Desano Brianza. E la lista si può allungare con l'ora alternativa alla religione. Nelle medie mancano docenti per gli alunni che dovesse scegliere di non frequentare la materia. Intanto i precari continuano il loro presidio davanti al provveditorato e oggi alle 16 consegneranno un elenco di posti disponibili ma non per gli elenchi delle scuole polo in cui venivano assegnati gli incarichi. «Abbiamo telefonato alle scuole, chiesto ai colleghi, monitorato i nostri istituti rivela Miriam del Movimento scuola precaria e sono saltate fuori tante cattedre. Qui si andrà ben oltre il 13 settembre con le nomine». A TUTTO QUESTO si aggiungono i tagli ormai resi pubblici. Di fronte a un aumento di 6.161 studenti nelle scuole statali milanesi (totale: 433.364), sono diminuiti i docenti: 731 quelli di ruolo in meno. I sindacati sono in fermento. La Flc-Cgil, la Cisl e la Uil chiedono un incontro urgente con Colosio. «Ora sarà un gioco al massacro spiega Attilio Paparazzo, segretario provinciale perché le nomine passano ai presidi ma con le disponibilità ancora incerte e i presidi che scorreranno gli elenchi indipendentemente l'uno dall'altro si rischia solo confusione. E a rimetterci saranno i precari». Il sindacato Iuniscuola invece pretende «un commissario ad acta per il provveditorato in modo da garantire la trasparenza delle operazioni».