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Il giorno-Bocciata la riforma Moratti "C'è aria di ritorno al passato"

CODOGNO n Incontro organizzato dalla direzione didattica Bocciata la riforma Moratti "C'è aria di ritorno al passato" CODOGNO '#8212; Genitori e insegnanti intervenuti in gran numero, mar...

19/02/2004
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Il Giorno

CODOGNO n Incontro organizzato dalla direzione didattica
Bocciata la riforma Moratti "C'è aria di ritorno al passato"
CODOGNO '#8212; Genitori e insegnanti intervenuti in gran numero, martedì sera, alla tavola rotonda promossa dalla Direzione didattica di Codogno e tenutasi all'aula magna del Centro giovanile di via Cabrini, hanno sollevato un coro di "no" alla riforma della scuola voluta dal ministro Moratti e dal governo Berlusconi. E in molti hanno già anticipato l'intenzione di manifestare il loro dissenso a Roma, il prossimo 28 febbraio.
Una bocciatura a tutto campo motivata, lo si sa ma val la pena ricordarlo, dalle incertezze sul mantenimento degli attuali standard educativo formativi, e anche dai timori per la possibile perdita di migliaia di posti di lavoro.
Ma la contestazione ha anche un'altra ragione: nella Penisola, dicono gli oppositori, si cambia registro proprio mentre la scuola italiana che verrà azzerata dalla riforma viene presa a modello in diversi Paesi d'Europa. Ad aprire le ostilità, per modo di dire, hanno pensato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, che hanno fornito dettagli sulla riforma e sulle sue motivazioni. Al tavolo dei relatori hanno preso posto il dirigente scolastico Nino Rapelli come moderatore, Nerina Tomarchio delle Rsu del Circolo didattito di Codogno, Claudio Rigettini della Cisl scuola, Lucia Peloso della Cgil scuola e il professor Geri di Uil scuola.
In sala si respirava dunque un forte scetticismo. E i dubbi delle mamme e dei papà sono emersi nel dibattito. La tavola rotonda ha puntato il dito su molti argomenti arcinoti, che ormai da diverse settimane sono al centro delle proteste in tutta la Penisola, e che hanno già dato luogo a manifestazioni di dissenso. Non convincono le innovazioni presentate come elementi positivi dai sostenitori della riforma; non convince il nuovo piano di offerta formativa personalizzato; infine, solleva timore la facilità con cui sarà possibile fermare (bocciare) chi non riuscirà a stare al passo.
Pietro Troianello


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