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Il Giorno-Dario Fo: "Giù le mani dalla Rinascita"

Dario Fo: "Giù le mani dalla Rinascita" di Dario Crippa MILANO Era la scuola dell'innovazione e della sperimentazione. Da settembre potrebbe chiudere i battenti, rinunciare alla sperimentazio...

19/05/2004
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Il Giorno

Dario Fo: "Giù le mani dalla Rinascita"
di Dario Crippa
MILANO Era la scuola dell'innovazione e della sperimentazione. Da settembre potrebbe chiudere i battenti, rinunciare alla sperimentazione e diventare una scuola media normale. L'istituto sperimentale "Rinascita A. Livi", fiore all'occhiello dal 1974 della realtà scolastica milanese, da settembre dovrà adeguarsi al modello orario della riforma Moratti. Si rischia però una autentica rivolta popolare, di cui si è avuto un assaggio ieri pomeriggio con la manifestazione indetta da genitori, docenti e organi collegiali in piazza Diaz, una cui delegazione è stata ricevuta, non senza trambusto e l'intervento della polizia, dal direttore scolastico regionale Mario Dutto. Dutto ha accettato di aprire un tavolo di trattativa pur confermando i tagli paventati nel corpo docenti. Una protesta lanciata proprio nel giorno in cui si inaugurava al Museo della Scienza e della Tecnica "Scienza Under 18", lo spazio strutturato di diffusione della scienza creato nel '97 proprio da Rinascita le scuole lombarde. E presto a scendere in campo al fianco di genitori e docenti di Rinascita potrebbero essere intellettuali e star. Rinascita (350 studenti, 60 docenti) ha infatti indetto un mese di lotta, a partire dal 24, per salvare la sperimentazione con iniziative cui parteciperanno personaggi di spicco. I primi abboccamenti sono stati già avviati con Dario Fo, il comico Antonio Cornacchione, lo scrittore Maurizio Maggiani, l'astronoma Margherita Hack. Anche il mondo politico è in fibrillazione, come testimonia un comunicato del gruppo consiliare cittadino dei Ds. Perché togliere la sperimentazione all'istituto Rinascita, "significherebbe uccidere questa scuola e la sua ragion d'essere", spiega il preside Pietro Calascibetta: " L'operazione del ministero non è legale e i genitori hanno costituito un collegio di difesa, fatto mandare una diffida e presto faranno ricorso al Tar".