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Il Giorno/Milano: Saranno duemila i bidelli in meno nei prossimi tre anni

PREVISTA UNA DRASTICA RIDUZIONE DEL PERSONALE ATA

18/08/2008
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Il Giorno

— MILANO — QUASI 700 BIDELLI in meno all’anno per tre anni nelle scuole di Milano e provincia. A determinare il taglio sarà l’applicazione del Decreto legge 112, che prevede una riduzione del 17 per cento degli organici del personale non docente nell’arco di un triennio a partire dall’anno scolastico 2009-10. Se non subirà modifiche, il decreto porterà a un taglio di oltre 14 mila posti all’anno a livello nazionale. A Milano e provincia i lavoratori non docenti della scuola sono 12 mila, il che comporta una riduzione complessiva di oltre 2 mila posti, che, distribuiti nell’arco dei tre anni, corrispondono a una riduzione di personale di circa 700 operatori (per la maggior parte bidelli, ma anche personale di segreteria e personale tecnico). Probabile quindi che molti istituti, nella necessità di far fronte alle esigenze gestionali della scuola con un numero minore di addetti, decideranno di ricorrere all’appalto esterno dei servizi di pulizia. Una soluzione già adottata da un numero ancora ridotto di istituti, che potrebbe però ampliarsi notevolmente per compensare la riduzione del personale. Ma se il ricorso alle cooperative per le pulizie è soltanto una probabilità, la conseguenza assolutamente certa e ovvia del taglio sarà la consistente riduzione degli incarichi annuali per i precari. «A furia di dire che i bidelli sono troppi - commenta il presidente del sindacato Iuniscuola, Leonardo Donofrio - siamo arrivati a un decreto che, in un colpo solo, taglia il 17 per cento dei posti. A farne le spese saranno sicuramente i lavoratori precari, che avranno minori opportunità di ottenere incarichi annuali e, in prospettiva, un inserimento nei ruoli con un’assunzione a tempo indeterminato». «Il problema però - aggiunge - riguarderà anche l’utenza, vale a dire le famiglie, che, inevitabilmente, si troveranno di fronte ad una riduzione della qualità e della quantità dei servizi offerti dalla scuola». E proprio pensando al ruolo e alla funzione del collaboratore scolastico, Donofrio rivolge anche un appello al ministro, Mariastella Gelmini. «Il ministro - dice - sta pensando di ripristinare il grembiule per gli scolari. Allora dovrebbe anche riproporre la divisa per i bidelli, che è quasi ovunque scomparsa. I collaboratori si aggirano per i corridoi in tenuta diciamo "casual" e per chi non è della scuola è praticamente impossibile riconoscerli». «Il ripristino della divisa - conclude - porterebbe maggior decoro al lavoratore e contribuirebbe a restituire alla figura del bidello una maggiore autorevolezza». Gi.Gu.