Il Giorno-Scuola, esami ogni due anni
Scuola, esami ogni due anni ROMA '#8212; Meno materie, esperti esterni, mini-esami biennali di Stato, meno ore di lezione. I punti cardine della riforma voluta da Letizia Moratti (nella foto),...
Scuola, esami ogni due anni
ROMA '#8212; Meno materie, esperti esterni, mini-esami biennali di Stato, meno ore di lezione. I punti cardine della riforma voluta da Letizia Moratti (nella foto), che si concretizzano nel cosiddetto "studio Bertagna" dal nome del professore che ha presieduto la commissione, dovrebbero essere questi. O almeno queste saranno, a grandi linee, le proposte che saranno portate agli Stati generali dell'Istruzione, il 19 e 20 dicembre probabilmente a Foligno, no-global permettendo.
Per le materie di studio, la filosofia del progetto è stata spiegata dal professor Giuseppe Bertagna: "Il troppo stroppia e i ragazzi finiscono per non imparare nulla". Per questo motivo si prevede che dalle attuali 14 o 18 discipline, a seconda del corso di studi, si passi a una decina. Il piano prevede che nel liceo classico si studino filosofia e storia dell'arte dal primo anno (quarto ginnasio), mentre alle materie tradizionali che resteranno fondamentali '#8212; italiano, latino, greco e storia '#8212; dovrebbero essere aggiunte anche economia e scienze sociali.
Maggiore flessibilità
Questo non significa che la matematica non sarà più argomento di insegnamento per i liceali del classico. O, per quanto riguarda il latino, che sarà abolito nel liceo scientifico. Il senso che si vuole dare è quello di una maggiore flessibilità in modo che, nell'ambito delle ore dedicate all'italiano, allo scientifico, si dia spazio all'insegnamento degli elementi base del latino. In questo corso di studi, inoltre, sarà potenziata l'informatica. Allo stesso modo, al classico, si troverà spazio per la matematica. Il progetto Bertagna punta a una sorta di "accorpamento" tra le diverse discipline anche per favorire uno studio "trasversale" delle materie e istituendo figure di consulenti esterni. La seconda lingua straniera dovrebbe diventare facoltativa. Tra le altre novità, un team di 8-10 docenti che dovranno lavorare in modo coordinato e trasversale, coadiuvati dalla figura "incentivata" del coordinatore di classe; maggiore integrazione tra le discipline; valutazione biennale nazionale per gli studenti.
Prof, alt alle divisioni nette
Quest'ultimo punto, in particolare, per il progetto, ha lo scopo di raffinare la qualità dell'insegnamento e, di conseguenza, dell'apprendimento. In sostanza, secondo il presidente della commissione, si dovrà modificare la concezione dei "curriculi" scolastici. "Siamo stati abituati '#8212; ha spiegato il professor Bertagna '#8212; a immaginare i piani di studio a partire dalla somma delle varie discipline, ma questo è sbagliato. I piani di studio, secondo la nostra proposta, non saranno più costruiti in maniera tradizionale come pura somma e contabilità di disciplina". Il piano di studi, invece, "mirerà a definire il profilo culturale che l'allievo dovrà avere alla fine del percorso di studi e stabilirà le conoscenze e le abilità da acquisire, vale a dire cosa si deve sapere e saper fare".
In questo quadro di interdisciplinarietà, per Bertagna, "non dovrebbe più esserci una divisione netta tra i docenti per competenze. Gli insegnanti dovranno coordinare insieme il percorso".
di Silvia Mastrantonio