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Il Giorno-Troppo pochi i tutor per i piccoli stranieri

PROTESTA n Solo 40 per 30 mila Troppo pochi i tutor per i piccoli stranieri MILANO - Più alunni stranieri, meno risorse per aiutarli ad inserirsi nella scuola milanese. A lanciare l'alla...

07/09/2004
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Il Giorno

PROTESTA n Solo 40 per 30 mila
Troppo pochi i tutor per i piccoli stranieri
MILANO - Più alunni stranieri, meno risorse per aiutarli ad inserirsi nella scuola milanese.
A lanciare l'allarme è il Coordinamento dei dirigenti scolastici Cgil-Cisl e prende le mosse dai dati forniti dal Ministero dell'Istruzione.
Sono proprio i dati del Miur a confermare che negli ultimi 3 anni la presenza di alunni stranieri nelle scuole di Milano e provincia è aumentata del 50 per cento: 19.166 nel 2002, 23.127 nel 2003, 28.690 nel 2004, con una progressione che non lascia dubbi sugli sviluppi programmabili per il 2004-2005, quando gli studenti di origine non italiana nelle scuole milanesi saranno certamente oltre 30 mila.
Di fronte a questa situazione però il Ministero ha ridotto la dotazione di personale di supporto per gli interventi di integrazione degli stranieri e in particolare dei nuovi arrivati.
"Così - sottolinea Gianni Gandola, esponente del Coordinamento - si arriva al paradosso secondo cui una riforma che introduce una generica figura del tutor scolastico finisce per spazzar via i tutor già esistenti e impiegati su interventi specifici e mirati, vale a dire quei "facilitatori di apprendimento" che sono risultati determinanti per l'inserimento degli alunni stranieri e in particolare dei giovanissimi, appena arrivati dai loro Paesi di origine, senza nessuna conoscenza della lingua italiana".
Se però in un primo tempo le attribuzioni di queste figure alle scuole milanesi apparivano del tutto azzerate, negli ultimi giorni la situazione ha registrato una schiarita, con l'attribuzione di 40 posti per i progetti di integrazione di questo tipo.
"E per questa novità - precisa Gandola - bisogna dare atto al provveditore, Antonio Zenga, di aver ottenuto dal Miur una quota di posti aggiuntivi da assegnare alle scuole. Un passo avanti non trascurabile, ma in una situazione complessiva che rimane comunque problematica".
Secondo il Coordinamento dei dirigenti scolastici infatti l'attribuzione di 40 posti di questo tipo al totale delle scuole di Milano e provincia appare inadeguata alle necessità, con l'aggravante di discutibili criteri di assegnazione, legati principalmente alla percentuale di alunni stranieri presenti nella scuola in rapporto al totale degli iscritti.
"In realtà però - spiega il preside Gandola - i problemi più seri alle scuole non vengono dal numero di stranieri presenti nelle classi, ma dal numero dei nuovi arrivati, per i quali è assolutamente necessario il lavoro di un docente che faccia da intermediario e che faciliti l'inserimento nelle classi con interventi individualizzati o a piccoli gruppi. Mentre si suppone che gli stranieri presenti nella scuola da più anni abbiano almeno superato la fase critica dell'accoglienza, della prima alfabetizzazione e dell'inserimento".
Da qui ulteriori motivi di preoccupazione, anche in vista di una possibile "guerra fra poveri" tra le scuole, che potrebbero contendersi i pochi "tutor" messi a disposizone dal Ministero.
Gi.Gu.