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Il Manifesto - A scuola di religione

A scuola di religione Ennesimo schiaffo alla scuola pubblica: se il disegno di legge stilato dal ministro dell'istruzione Letizia Moratti sarà approvato in parlamento, infatti, i docenti di relgio...

06/11/2001
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il manifesto

A scuola di religione

Ennesimo schiaffo alla scuola pubblica: se il disegno di legge stilato dal ministro dell'istruzione Letizia Moratti sarà approvato in parlamento, infatti, i docenti di relgione cattolica non soltanto saranno scelti dalla Curia e pagati dallo stato, ma saranno anche assunti "per legge". Il nuovo ddl dovrebbe essere discusso già nel prossimo Consiglio dei ministri. Una cascata di facilitazioni che hanno il sapore di una vera e propria sanatoria. I concorsi pubblici si terranno ogni tre anni, per elargire contratti a tempo indeterminato al 70% del "parco insegnanti" di religione cattolica. Nelle mani dello stato rimane la possibilità di stabilire il fabbisogno di organico; ma il rilascio dell'idoneità all'insegnamento resta di competenza della Curia. Con la non trascurabile differenza di avere il potere di assicurare un'assunzione a tempo indeterminato. La Curia potrà anche decidere di revocare l'idoneità; in questo caso, però, l'insegnante - che diventa un dipendente dello stato a tutti gli effetti - potrà schivare il licenziamento grazie al paracadute della mobilità, avendo la possibilità di poter passare ad altre cattedre.
Per i docenti di religione cattolica, inoltre, non sarà necessario il titolo di laurea per accedere alle cattedre della scuola secondaria.
"Una decisione gravissima", ha dichiarato il segretario generale della Cgil scuola Enrico Panini. Parla invece di "talebanizzazione della scuola", Piero Bernocchi dei Cobas, mentre il segretario generale della Cisl scuola, Daniela Colturani si dichiara "soddisfatta