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Il Mattino-Caserta. Chiesti i dati sugli alunni divesamente abili

I sindacati confederali Cgil-Cisl-Uil inaspriscono la vertenza sugli organici e i tagli ministeriali. Oltre lo sciopero proclamato per venerdì 15 ottobre si è aperti un nuovo contenzioso nei conf...

14/10/2004
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Il Mattino

I sindacati confederali Cgil-Cisl-Uil inaspriscono la vertenza sugli organici e i tagli ministeriali. Oltre lo sciopero proclamato per venerdì 15 ottobre si è aperti un nuovo contenzioso nei confronti del Direttore Generale regionale, Alberto Bottino, e il dirigente del Csa di Caserta, Ercole Ammaturo. A base del contenzioso le richieste suffragate dai problemi che le scuole della Campania, e in particolare della provincia di Caserta, hanno cominciato ad avere già dai primi giorni di lezione, rispetto ai posti di sostegno, alla riduzione del numero di collaboratori scolastici e personale Ata, alle classi affollate in aule non a norma in termini di sicurezza.
A tal riguardo i segretari provinciali della Cgil, Camilla Bernabei; della Cisl, Vincenzo Brancaccio e Uil, Franco Pascarella, hanno fatto richiesta ufficiale ai dirigenti scolastici casertani, ai sensi della legge sulla trasparenza 241/90, "a tutela dell'utenza, dei propri iscritti e rappresentanti - si legge nella richiesta - degli alunni diversamenti abili, anche innanzi alla Magistratura ordinaria" di tutte le notizie e atti riguardanti: il numero dei disabili, gli organici inoltrati al Csa, sia per il personale docente che ata, numero totale degli alunni iscritti e consistenza numerica delle classi".

"Siamo contro un'amministrazione - dichiara il segretario provinciale della Cisl scuola, Vincenzo Brancaccio - che penalizza la scuola casertana calpestando ogni norma e ponendo in essere tagli indiscriminati annientando il diritto allo studio e l'integrazione degli alunni disabili. Nelle prossime ore adiremo la magistratura ordinaria". "Siamo stanchi di una gestione approssimativa della scuola - aggiunge il segretario provinciale Uil scuola, Franco Pascarella - che pensa solo a realizzare una politica di tagli rispetto alla necessità e ai bisogni reali. Lo sciopero è a sostegno del diritto dell'istruzione specialmente per gli alunni diversamente abili e contro ogni deriva regionalistica".

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