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Il MAttino-Caserta-La scuola delle polemiche

LA SCUOLA DELLE POLEMICHE DIAMANTE MAROTTA Precari e sindacati scuola ancora una volta sul piede di guerra. Oggetto del contendere è la legge di conversione del D.L. 97/2004 per la determinazion...

09/07/2004
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Il Mattino

LA SCUOLA
DELLE POLEMICHE
DIAMANTE MAROTTA
Precari e sindacati scuola ancora una volta sul piede di guerra. Oggetto del contendere è la legge di conversione del D.L. 97/2004 per la determinazione dei criteri per la compilazione delle graduatorie permanenti. In particolare viene contestata la retroattività dei nuovi punteggi che di fatto sconvolge la situazione delle graduatorie preesistenti alla conversione del decreto legge. Di qui la vertenza dei sindacati scuola che hanno promosso ricorso collettivo al Tar Lazio con l'intento di assicurare ogni forma di tutela al personale coinvolto e per contestare il decreto e le sue integrazioni.
"La norma sulle graduatorie permanenti - dichiara il segretario provinciale della Cisl scuola, Vincenzo Brancaccio - è ricca di illegittimità per cui è evidente che bisogna assolutamente produrre ricorsi, sia avverso le numerose incongruenze già riscontrate, sia rispetto ai danni che si concretizzeranno con la pubblicazione della graduatoria di terza fascia. L'ufficio legale del nostro sindacato ha già predisposto i ricorsi in materia di contenzioso e in particolare sulla illegittimità della norma che impone la revisione dei punteggi con valore retroattivo". Una situazione questa che sta creando tra i precari preoccupazione e disagio soprattutto per la nuova tabella di valutazione allegata alla legge di conversione del D.L. 97 che potrebbe, secondo i sindacati, determinare situazioni di inaccettabile disparità di trattamento tra gli interessati.
"A seguito di un disappunto che appartiene a tutti i precari - sottolinea il segretario provinciale dello Snals Carlo Dennetta - ancora oggi il Miur sta cercando di percorrere una via legislativa come ennesima interpretazione autentica e dove precisa per la settima volta alcune questioni che invece di migliorare e perequare un diritto lo peggiorano fortemente. Basti pensare ai 24 punti da assegnare solo ai comuni di montagna superiore a 600 metri, oppure non considerare spendibile il servizio nella materna ed elementare rispetto al servizio nella scuola superiore e viceversa. Evidentemente il ministro Moratti non ha ancora preso coscienza di quanto questa situazione sia assurda, ridicola ed inaccettabile. Personalmente non perdo le speranze che il ministro dell'Istruzione non prenda coscienza del pateracchio che si è creato e non tragga le dovute conclusioni".
"La nostra sede sindacale - aggiunge il segretario provinciale della Uil scuola, Franco Pascarella - è presa letteralmente d'assalto, dai precari storici e non, per la tutela in campo sindacale e giudiziario a partire dalla tabella di valutazione dei titoli, per passare alla pubblicazione delle graduatorie di prima e seconda fascia con errori di ogni genere e giungere alla mancanza di un quadro complessivo delle disponibilità di posti sui quali effettuare tutte le operazioni: immissioni in ruolo, assegnazioni provvisorie e incarichi annuali". A protestare contro la legge sui precari anche la Cgil scuola di Caserta che non esclude ulteriori azioni giurisdizionali individuali per la tutela del personale. "La Cgil è partita con una serie di ricorsi - dice la segretaria provinciale Camilla Bernabei -. Abbiamo già impugnato il decreto su cui ci sarà un ricorso generale e promosso uno specifico ricorso che verrà fatto dai singoli precari. A questo, poi, si aggiungerà una altra vertenza con l'amministrazione scolastica per tutelare e salvaguardare i precari dello strumento musicale".