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Il Mattino-Caserta-Riforma, i sindacati all'attacco: ci opporremo al "doppio canale"
Riforma, i sindacati all'attacco: ci opporremo al "doppio canale" DIAMANTE MAROTTA Approvato dal Consiglio dei ministri il decreto legislativo sul secondo ciclo. Il nuovo testo, di fatto...
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Riforma, i sindacati all'attacco: ci opporremo al "doppio canale"
DIAMANTE MAROTTA Approvato dal Consiglio dei ministri il decreto legislativo sul secondo ciclo. Il nuovo testo, di fatto, non cambia la struttura complessiva dell'impianto rispetto a quello precedente. Tutto ciò malgrado le proteste dei sindacati, dei docenti, dei coordinamenti provinciali dei docenti di diritto, di educazione fisica e degli Itp. Resta il problema del "doppio canale" con la possibilità di scegliere tra otto licei oppure l'istruzione professionale; la riduzione delle ore di laboratorio; il passaggio degli istituti professionali alle dipendenze delle Regioni. Sul piede di guerra i sindacati. "Non sono contro la riforma della scuola secondaria - sottolinea il segretario provinciale dello Snals Carlo Dennetta - ma contro questa riforma stante i vuoti non ancora definiti per quanto riguarda la politica del personale e la restituzione di pari dignità tra i due percorsi, quello dei licei e quello formativo. Un punto fermo riguarda anche l'insegnamento di diritto. Disciplina essenziale per la formazione globale e che invece è stata penalizzata in tutti gli indirizzi tranne che nel liceo economico. Una riforma deve essere proiettata in un futuro dove il soggetto principale è l'alunno". Intanto i sindacati stanno sensibilizzando la categoria con una serie di iniziative in tutte le scuole della provincia. "L'approvazione del decreto sul secondo ciclo - spiega la segretaria provinciale della Flc-Cgil Camilla Bernabei - sta portando un'enorme confusione e disorientamento nelle nostre scuole. Tutto ciò conferma anche una grande difficoltà del ministro Moratti rispetto alle posizioni emerse nelle commissioni parlamentari. Una cosa è certa. L'avvio della riforma è rinviato almeno al 2007. Quindi nulla è effettivamente deciso e ciò ci permette di chiarire con i lavoratori delle scuole secondarie della provincia i punti critici della riforma e di come sia impossibile per una scuola assumersi la responsabilità di trasformare un istituto professionalizzante in un liceo". Proteste anche da parte degli insegnanti tecnico-pratici della provincia. "Il decreto legislativo approvato - sottolinea Gianni Spalice, coordinatore degli Itp di Caserta - non dà risposta alcuna alle istanze di cui ci eravamo fatti promotori, in particolare riguardo allo svilimento dell'istruzione tecnica e professionale. Non possiamo che ribadire il nostro no al sistema duale con il quasi totale abbandono degli insegnamenti