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Il MAttino-Esami di Stato-Commissione mista, sindacati sempre divisi

ESAMI DI STATO Commissione mista, sindacati sempre divisi Esami di stato: inizia il count down. Una formula, quella della Maturità che, pur essendo stata modificata da qualche anno, è ancora ogge...

13/06/2004
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Il Mattino

ESAMI DI STATO
Commissione mista, sindacati sempre divisi
Esami di stato: inizia il count down. Una formula, quella della Maturità che, pur essendo stata modificata da qualche anno, è ancora oggetto di discussione tra i sindacati di categoria. "Riteniamo che la formula adottata da qualche anno recepisca le preoccupazioni espresse dal sindacato rispetto alla fase sperimentale di 5 anni fa. Allora - dice Luigi Bifulco, segretario generale Cisl Scuola della Campania - sostenemmo che i crediti ed i debiti formativi rappresentavano una novità importante perché trasformavano il percorso scolastico in un ciclo di valutazione triennale delle capacità di apprendimento e di crescita degli alunni. Ma anche perché offrivano ai ragazzi l'opportunità di recuperare i ritardi accumulati nel contesto valutativo. Ma - aggiunge Bifulco - contestammo il modello di commissione a metà tra esterni ed interni. Con le recenti modifiche, docenti interni e presidente esterno ma con funzione notarile di valutazione dei curricula, possiamo ritenere definita la riforma, perché vengono a crearsi quelle sinergie strettissime tra l'offerta formativa dei docenti e la domanda di cultura degli allievi che favoriscono al meglio la crescita di questi ultimi". Per Franco Buccino, segretario della Cgil scuola quello di mercoledì "è un antico rito, ma tanti sono i dettagli moderni: tesine sempre più specialistiche e ricerche realizzate navigando su internet. E soprattutto un'emozione ridimensionata, diversa, che risente della familiarità degli studenti con gli esaminatori: i loro insegnanti. Ma le difficoltà - continua Buccino - li aspettano dietro l'angolo: un'università-cantiere, che vede coesistere corsi di laurea vecchi e nuovi. E la scelta è molto più complicata del solito. Per la maturità, quello che colpisce quest'anno è l'alta percentuale di privatisti presso le scuole paritarie: nelle scuole pubbliche sono il fisiologico 5-6%, nelle private quasi il 20%. E molti sono concentrati in istituti privati che hanno l'esclusiva di alcuni indirizzi di studio". Per Libero Tassella, coordinatore provinciale della Gilda "Bisogna combattere l'attuale tendenza che è quella di neutralizzare gli esami di Stato. Si pensi al totale svuotamento dell'esame che, gestito da membri interni, ora è un atto formale e pletorico. Domani gli insegnanti di classe quinta si ritroveranno in commissione per ripetere prove di cui già presumono il risultato perchè conoscono i loro studenti da anni. A fronte della precisa volontà di togliere il valore legale del titolo di studio fornito dalla scuola pubblica, ribadita anche da Confindustria, si rende necessaria la ripresa di una battaglia per rivendicare la serietà dell'esame di Stato nel contesto della riforma delle Superiori per non lasciare al mercato del lavoro la valutazione della preparazione degli individui". Infine Luigi Panacea, segretario della Uil scuola "L'esame di maturità è sostanzialmente inutile. I commissari sono gli stessi docenti che hanno scrutinato gli studenti. Quindi commissioni interne e presidente esterno, una presenza quasi formale. Così ogni istituto diviene autoreferenziale con effetti ancor più distorsivi nella scuola paritaria, dove l'iscrizione comporta il diploma assicurato alla fine dei corsi. La Uil ritiene, come già sostenuto sin dal primo anno di entrata in vigore, che questo tipo d'esame vada rivisto".
a.m.a.