Il Mattino - il solito valzer di supplenti
SCUOLA Per gli studenti si profila il solito valzer dei supplenti Stop alle immissioni in ruolo Precari a quota cen...
SCUOLA
Per gli studenti si profila il solito valzer dei supplenti
Stop alle immissioni in ruolo
Precari a quota centomila. I sindacati: scelta politica gravissima
ELENA ROMANAZZI
Mancano due mesi all'avvio dell'anno scolastico e i sindacati già si preparano ad azioni di lotta per il blocco totale del turn over. L'incontro al ministero della Pubblica Istruzione ha fatto comprendere una volta per tutte quale sarà la situazione l'anno prossimo. Nessuna immissione in ruolo, via libera ai precari che così aumentano di 20mila unità arrivando a quota centomila.
Da settimane al ministero della Pubblica Istruzione il tema immissioni in ruolo per l'anno scolastico 2002-2003 era diventato tabù. E questo perché in tutte le maniere il ministro Letizia Moratti ha cercato di convincere il collega del ministero dell'Economia. Giulio Tremonti, infatti, di nuove assunzioni non vuole proprio sentir parlare perché le immissioni in ruolo dell'anno scorso hanno avuto un costo eccessivo e ora occorre stringere la cinghia. Il ministro Moratti, ieri, per cercare di sedare gli animi dei sindacati, ha spiegato che per il momento "si stanno analizzando le necessità e, quindi poi si vedrà". Non è escluso che alla fine nel braccio di ferro con Tremonti, il ministro Moratti riesca a portare a casa un risultato modesto: 4.500 docenti in ruolo contro i 21.800 ipotizzati.
Certo l'incontro al ministero dei sindacati confederali, dello Snals e della Gilda non è stato positivo. A loro è stata presentata una circolare nella quale si sottolinea che entro la fine del mese verranno concluse le operazioni relative alle assunzioni a tempo determinato, aggiungendo che questo è dovuto anche alla "considerazione che non ricorrono le condizioni temporali per poter procedere alle assunzioni a tempo indeterminato del personale docente ed Ata".
Duro il commento di Enrico Panini della Cgil-scuola: "La decisione di non immettere in ruolo entro luglio rappresenta una scelta politica gravissima contro i diritti degli studenti ad avere insegnanti stabili, contro le aspettative dei lavoratori precari, contro la scuola pubblica". Per questa ragione - ha aggiunto Panini - verrà presentato un esposto alla magistratura per "denunciare la sparizione di trentamila assunzioni in ruolo nella scuola per le quali esisteva un impegno formale fin dal 2000".
Per Daniela Colturani, leader della Cisl-Scuola, "l'incontro di ieri ha ufficializzato ciò che temevamo e avevamo più volte denunciato. Per la prima volta registriamo la mancata autorizzazione all'assunzione di docenti e Ata. È un grave segno di discontinuità che non rispetta procedure concorsuali e programmazione delle nomine".
"Sulle immissioni in ruolo - è il parere di Massimo di Menna, leader della Uil-Scuola - rimane l'incertezza sul numero e la certezza che non avranno effetti per il prossimo anno scolastico. Una cosa doppiamente negativa. La mancata immissione in ruolo del personale non ha giustificazioni in termini di risparmi, non rispetta i diritti delle persone, fa crescere le condizioni di precarizzazione". Critico Fedele Ricciato dello Snals: "Abbiamo appreso in maniera inusuale che non ci sono le condizioni temporali per le assunzioni a tempo indeterminato. Evidentemente non si vuole la stabilità dei docenti, la continuità didattica, un valore per gli studenti, e si preferisce affidare ai supplenti le migliaia di cattedre libere". Anche la Gilda è partita all'attacco: "È gravissima - ha sottolineato Alessandro Ameli - la scelta di azzerare le assunzioni nella scuola. Gli effetti saranno devastanti. A risentirne saranno soprattutto gli studenti alle prese con i soliti balletti di supplenti".