Il Mattino.INCONTRO AL MINISTERO CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI. E LE OCCUPAZIONI DILAGANO
INCONTRO AL MINISTERO CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI. E LE OCCUPAZIONI DILAGANO Giovani e sindacati, guerra alla riforma GLI studenti aderenti all'Uds e ad altre organizzazioni preparano i "contro...
INCONTRO AL MINISTERO CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI. E LE OCCUPAZIONI DILAGANO
Giovani e sindacati, guerra alla riforma
GLI studenti aderenti all'Uds e ad altre organizzazioni preparano i "contro-Stati generali" in segno di protesta, a suon di occupazioni e autogestioni. Sono più di 200 le scuole che in questo momento sono nelle mani dei ragazzi e aumentano di giorno in giorno. Ieri si sono aggiunte alcune scuole di Trieste, di Bari, di Lecce. E ancora altri istituti della capitale che conta il maggior numero di occupazioni. La situazione - spiegano all'Uds - non si modificherà fino agli Stati Generali della Pubblica Istruzione convocati a Foligno per il prossimo 19 e 20 dicembre, durante i quali si discuterà della riforma dei cicli. Gli studenti scalpitano. Forza Italia accusa la sinistra di "guardare alla riforma ancora una volta in termini ideologici", mentre, spiegano Mario Mauro e Sandro Bondi, "il ministro Moratti ha fatto della sua gestione efficiente e rigorosa un esempio di azione riformatrice in favore delle esigenze di una generazione". Un'accusa respinta ai mittenti da Giovanni Manzini della Margherita che ritiene che "il caos in cui il governo sta gettando la scuola è reale".
Il documento di riforma per la prima volta è stato illustrato ieri dal sottosegretario alla Pubblica istruzione Valentina Aprea e dal professor Giuseppe Bertagna ai sindacati Confederali, allo Snals e alla Gilda.
Molte le critiche sull'impianto generale della riforma. Ad una prima lettura - ha spiegato la Cisl - la scuola ne esce penalizzata, sia nel suo percorso complessivo (un anno in meno alla superiori), che nell'offerta formativa (tempo scuola diminuito). Se la Cisl ha una posizione di chiusura, lo Snals invece valuta positivamente il progetto "sul quale si può lavorare", come punto di partenza tenendo conto però che "l'impianto ordinamentale sia costruito sugli obiettivi di apprendimento e sugli standart formativi e valorizzi i contenuti disciplinari in relazione all'età evolutiva". Critica la Cgil contraria alla netta separazione "tra istruzione e formazione" che viene introdotta nelle secondarie superiori, dove si potrà scegliere tra la formazione professionale e l'istruzione. La Cgil è contraria anche alla riduzione di un anno delle superiori che "abbassa ulteriormente il livello di istruzione, già al di sotto della media europea come dimostra il rapporto Ocse". Per il 19 dicembre su base regionale la Cgil ha organizzato una mobilitazione generale per ribadire, spiega Enrico Panini, che "il nostro Paese ha bisogno di una buona scuola per tutti e per tutte".
La riforma per la Gilda ha invece "degli elementi positivi", quali "la valorizzazione delle scuole materne, anche se queste, se si pensa a utilizzarle per guadagnare un credito formativo e uscire prima dalla scuola, devono essere estese in tutto il territorio nazionale" e il duplice "percorso formativo delle superiori", ma è critica rispetto alla riduzione di un anno delle superiori.
Nessuna critica da parte della Uil sul numero di anni, ovvero la formula 5+3+4, ma sui contenuti le posizioni con Bertagna sono distanti ad iniziare dalla valutazione che piccoli studenti che deve essere fatta a partire dalla materna, fino al ritorno all'insegnante unico per le elementari almeno nel primo biennio.