Il Mattino: paese che vai, cicli che trovi
LA RIFORMA DELLA DISCORDIA Paese che vai cicli che trovi E l'Istat lancia un sondaggio SALVO SAPIO Anche l' Istat si mobilita in vista della riforma dei cicli scolastici e dell' appuntamento deg...
LA RIFORMA DELLA DISCORDIA
Paese che vai cicli che trovi
E l'Istat lancia un sondaggio
SALVO SAPIO
Anche l' Istat si mobilita in vista della riforma dei cicli scolastici e dell' appuntamento degli Stati generali dell' istruzione convocati dal ministro Moratti per dicembre. Per raccogliere un maggior numero di pareri sulla riforma, si sottolinea nella newsletter del ministero "Buongiorno Stati generali", l' Istituto nazionale di statistica sta infatti intervistando circa ottomila persone. Il campione comprende docenti, studenti e genitori. Attualmente sono state già raggiunte telefonicamente circa 3000 persone: anche le loro risposte, una volta raccolte ed elaborate statisticamente, verranno sottoposte alla Commissione Bertagna e successivamente illustrate nel corso degli Stati Generali.
La necessità di riformare i cicli viene anche dalla necessità di adeguarsi agli altri paesi. Ma esiste davvero uno standard europeo per quello che riguarda l'organizzazione scolastica? Partiamo dai paesi anglossassoni. In Inghilterra esiste una scuola dell'infanzia obbligatoria per i bimbi dai due ai quattro anni; sempre obligatoria la scuola elementare dai 5 agli 11 anni, divisa in enfants school (dai 5 agli 8 anni) e junior school (dai 9 agli 11 anni); infine niente media e superiori dai 12 ai 18 anni con un triennio in diversi indirizzi e gli ultimi tre anni divisi tra College e scuole di avviamento professionale. La costante della formazione professionale, si ripropone anche nei paesi del centro-europa. La Germania pone, infatti, alla fine del percorso scolastico 4 anni di formazione professionale o di frequenza di scuole che consentono l'accesso all'università. In pratica dopo le superiori o si lavora avendo una qualifica o si continua a studiare. Prima della superiori tre anni facoltativi di materne (dai 3 ai 5 anni); 4 anni di elementari obbligatorie; 6 anni di secondaria inferiore divisi in un biennio di orientamento, tre anni di scuole differenziate e un anno di orientamento alla superiore. In Francia la scuola dell'infanzia è dedicata ad una serie di corsi preparatori alla scolarizzazione; dopo quattro anni di elementari divisi in due cicli; infine quattro anni di collegio a fare da preludio ai 5 anni di superiori, convenzionalmente indicati come anni del Liceo.
Nel 1997il Timss (le prove di verifica nelle scuole statunitensi) dimostrò che negli Usa il livello di conoscenza degli studenti, in particolare per le materie scientifiche, era "decisamente basso". Ecco quindi la decisione di varare una radicale trasformazione del ciclo d'insegnamento, con un percorso dell'obbligo fissato in 12 anni a partire dai sei anni d'età. Il K12 (istruzione in dodici anni) fu varato in appena sei mesi (1998) e oggi si presenta come un percorso che è percorribile alla velocità (non esistono promozioni di anno con debiti ed Esami di Stato) che lo studente con le sue specifiche capacità può o vuole impiegare, mantenendo fermo lo studio della lingua, della storia e delle scienze di base.