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Il MOF non si tocca!

Il Governo non invierà l'atto di indirizzo all'ARAN nei prossimi giorni per depotenziare lo sciopero europeo previsto per il 14 novembre. Per questo la partecipazione a quello sciopero da parte dei lavoratori della scuola è oggi ancora più importante.

12/11/2012
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Retescuole


Ieri sera è stato annunciato che il Ministro Profumo ha presentato alla V Commissione Bilancio della Camera l'emendamento all'articolo 3 del disegno di legge di stabilità per raggiungere gli obiettivi di risparmio fissati per il MIUR dalla spending review, e evitare il previsto aumento da 18 a 24 ore di insegnamento per i docenti della scuola secondaria.

Il testo dell'emendamento non è noto, probabilmente non esiste ancora. Tra oggi e domani sarà formulato per poter andare in aula a partire dal 14 novembre.

Gli obiettivi di risparmio fissati per il MIUR dalla spending review sono: 183 milioni per il 2013, 173 per il 2014 e 237 per il 2015.

Il presunto emendamento, leggendo quanto riportato dai giornali online, prevede che tali obiettivi siano raggiunti: riducendo di 20 milioni il FIRB (Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base) e i PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale),
riducendo di 30 milioni il finanziamento del progetto Smart Cities and Communities and Social Innovation,
riducendo di 83,6 milioni il Fondo da ripartire per la valorizzazione dell'istruzione scolastica, universitaria e dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica,
e infine riducendo di 47,5 milioni il MOF (Fondo per il Miglioramento dell'Offerta Formativa).

In tutto circa 180 milioni che potrebbero essere sufficienti per il 2013 e 2014, ma non certo per il 2015. Pare che la differenza tra obiettivo e risparmio programmato sarà colmata attraverso tagli lineari, come se quelli appena elencati non lo siano.

Tentare di uscire dalla crisi tagliando 50 milioni a Ricerca e Sviluppo è assolutamente strategico! I "professori" al governo non avrebbero potuto fare davvero scelta migliore.

Passiamo al resto.

Il Fondo da ripartire per la valorizzazione ..... è stato istituito dalla legge di stabilità 2012 (comma 82, art. 4, legge 183/11). La dotazione per il 2013 ammonta a circa 168 milioni, mentre a partire dal 2014 a 126 milioni. Nel fondo sono stati convogliati i risparmi previsti per il MIUR dalla legge di stabilità 2012 stessa. Per esempio nel fondo sono finiti i soldi risparmiati non assegnando sia il DS che il DSGA alle scuole sottodimensionate.

Il MOF è costituito dal FIS (Fondo Istituzione Scolastica) e poi dai finanziamenti per la retribuzione delle funzioni strumentali del personale docente, degli incarichi specifici del personale ATA, delle ore eccedenti per la sostituzione del personale docente assente, dell'indennità del lavoro notturno e festivo per gli educatori, delle ore eccedenti di pratica sportiva nella scuola secondaria.

Il MOF è un fondo che può essere utilizzato solo per la retribuzione delle prestazioni aggiuntive dei lavoratori della scuola. Quest'anno le scuole non hanno ancora ricevuto dal MIUR la comunicazione della dotazione annuale relativa al MOF. Lo scorso anno tale comunicazione è arrivata il 25 ottobre. Le contrattazioni di istituto in questo momento sono bloccate perché nessun attività aggiuntiva può essere programmata e avviata se non si sa esattamente qual è la dotazione finanziaria disponibile.
Lo scorso anno l'Intesa tra OO.SS. e il MIUR per la ripartizione delle risorse contrattuali relative a quella parte del MOF che non sta nel FIS, è stata sottoscritta il 31 maggio. Quest'anno non è ancora stata sottoscritta.

A questo punto molte cose si spiegano.

Il MIUR non ha sottoscritto l'intesa per la ripartizione delle risorse contrattuali e non ha comunicato alle scuole la dotazione finanziaria relativa al MOF perché ha intenzione di ridurre le risorse destinate alla contrattazione di istituto.
Lo scorso anno il MOF ammontava a circa 1.285 milioni, 1.024 milioni per il FIS e il resto per gli altri istituti contrattuali. Una riduzione di 47.5 milioni equivale a un taglio quasi del 4%.

A questo punto comincia ad aver fondamento l'ipotesi che il MIUR intenda finanziare il recupero degli scatti stipendiali bloccati, attraverso la riduzione del MOF. Se il MIUR ha intenzione di metterci mano per non aumentare l'orario dei docenti della secondaria, non è escluso che voglia metterci mano anche per altro. Può valere naturalmente anche il viceversa.

La decisione non può essere unilaterale, è necessario modificare il CCNL e per procedere in tal senso il Governo dovrà dare all'ARAN l'atto di indirizzo. Infatti il comma 83, dell'art. 4 della legge n. 183/11 (Legge di stabilità 2012) stabilisce in sostanza che i risparmi ottenuti per effetto dell'esito di una "specifica sessione negoziale concernente interventi in materia contrattuale per il personale della scuola", potranno essere utilizzati per recuperare gli scatti bloccati. Naturalmente la parola "scatti" non è mai citata perché non esiste un'intesa sottoscritta su questa partita, nonostante diversi ultimamente affermano che il MIUR non ha rispettato tale intesa.
Gli eventuali risparmi risultato della "specifica sessione negoziale" per legge andrebbero a finire nel fondo dal quale sono stati presi nel gennaio 2011 i 320 milioni che hanno permesso il recupero dello scatto relativo al 2010. Per questo è del tutto evidente che i nuovi risparmi sarebbero utilizzati per il medesimo scopo e per raggiungere gli obiettivi di risparmio previsti dalla spending review.

Dubito che in questo momento il Governo abbia intenzione di intervenire per legge su una materia strettamente contrattuale. Ha tentato di farlo sull'orario di insegnamento dei docenti della secondaria, ma è stato costretto dai lavoratori a ritirare il tutto.

Il MOF non si tocca! Il pareggio di bilancio è privo di senso, a maggior ragione se inserito nella Costituzione, ma in ogni caso non spetta di sicuro ai lavoratori sacrificarsi per raggiungerlo, rinunciando a una parte del loro salario.

Per gli scatti vale lo stesso discorso. Il parziale superamento del blocco è stato realizzato utilizzando i risparmi ottenuti attraverso il taglio di 132.000 posti di lavoro, previsto dall'art. 64 della legge n. 133/08. Adesso, quando non si sa bene che fine abbiano fatto tali risparmi, si vuol chiedere ai lavoratori di rinunciare a una parte del loro salario accessorio, per sanare la situazione.

Il Governo non invierà l'atto di indirizzo all'ARAN nei prossimi giorni per depotenziare lo sciopero europeo previsto per il 14 novembre. Per questo la partecipazione a quello sciopero da parte dei lavoratori della scuola è oggi ancora più importante.

Milano, 12 novembre 2012

Mario Piemontese