Il Nuovo-A Foligno lo scontro studenti Moratti
A Foligno lo scontro studenti Moratti Agli Stati Generali della scuola, dove sono attesi 30mila studenti, si contrapporanno due movimenti. L'ideologia e il pacifismo dei ragazzi contro il pragmat...
A Foligno lo scontro studenti Moratti
Agli Stati Generali della scuola, dove sono attesi 30mila studenti, si contrapporanno due movimenti. L'ideologia e il pacifismo dei ragazzi contro il pragmatismo della lady di ferro.
di Alberico Giostra
ROMA - Sale la febbre nella scuola in vista degli Stati Generali di Foligno. La protesta degli studenti, ampiamente annunciata a partire dallo scorso settembre, sta trovando una sorta di epifania nella annunciata contro-manifestazione del 20 dicembre, quando nella cittadina umbra caleranno da tutta Italia 20-30.000 tra studenti e no-global, a riprova di quella saldatura avvenuta nelle giornate del G8 genovese e che anche la guerra afgana ha contribuito a rafforzare.
A Foligno si contrapporrano due movimentismi , quello degli studenti e quello della Moratti. Opposti e complementari appaiono infatti i protagonismi dei due soggetti: ideologico, assemblearista e pacifista quello dei ragazzi, efficientista, tecnologico, adrenalinico quello della lady di ferro.
Ma quali sono i contenuti della protesta studentesca? Di che cosa discutono nelle assemblee e durante le autogestioni, perché occupano le scuole di mezza Italia? Non esiste un manifesto nazionale, non è stata elaborata una sintesi delle posizioni emerse in due mesi di lotte e contestazioni. Esiste un canovaccio, una scaletta '#8211; per quanto ampia - che torna invariabilmente nelle assemblee, nei dibattiti televisivi, nei siti web.
Nata in occasione della Finanziaria 2002, la protesta è senz'altro appannaggio ideologico della sinistra e viene vista di buon occhio da un centro-sinistra alla continua ricerca di spunti politici per recuperare terreno dopo le recenti batoste elettorali. Il movimento sembrerebbe insomma una sorta di Viagra per gli spenti appetiti di Fassino e Rutelli. D'altra parte, a tutt'oggi non esiste una protesta di destra contro i progetti della Moratti, come non ne esiste nemmeno una cattolica. Non esistono sigle che si contrappongono, ma di fatto una relativa egemonia è rappresentata organizzativamente dall'Unione degli Studenti, emanazione della Cgil e della Sinistra giovanile, a sua volta costola dei Ds.
Il loro sito si trova nel portale Studenti.it . Si tratta di una sinistra meno divisa di quella dei papà, così come è meno divisa di quella che guida le proteste degli studenti universitari contro la riforma del 3+2. Tra gli studenti medi infatti la spaccatura verticale che divide la sinistra riformista da quella che fa riferimento a Rifondazione Comunista, i Collettivi, non si è ancora verificata. Il collante ideologico dei liceali è relativamente semplice: no alla scuola azienda, no alla parità scolastica, più soldi alla scuola pubblica.
Da questa premessa discende la lunga lista di rifiuti ai progetti della Moratti. Che non è certo l'autrice della legge di parità tra le scuole pubbliche e le private, ma che viene vista come una controriformista integralista di una tappa che il centrosinistra considera storica. In fondo i contrasti più vistosi nascono lì. Vigorose sono state le proteste del movimento contro l'assunzione dei 14.000 docenti precari di religione, contro la riforma degli Organi collegiali, contro la nomina del Cardinal Tonini a presidente della Commissione che sta elaborando il codice deontologico dei docenti e contro la riforma degli esami di maturità.
Questa, limitando i commissari esterni al solo presidente di commissione, secondo gli studenti favorirà i diplomifici privati perché gli studenti saranno esaminati dai loro stessi insegnanti. Le critiche alla riforma degli esami di Stato consentono ai contestatori peraltro una sorta di scatto di reni da primi della classe: 'Non vogliamo il 6 di Stato' dicono all'Uds. 'In questo modo l'esame di stato si trasforma in uno scrutinio come gli altri e il nostro diploma perderà di valore. Abbiamo capito che gli esami nella vita servono'. Mentre le critiche rivolte alla riforma degli Organi Collegiali si appuntano sulla non pariteticità di rappresentanza tra docenti e studenti e sulla eliminazione del diritto alle assemblee. Per quanto riguarda la riforma dei cicli elaborata dalla Commissione Bertagna gli studenti contestano praticamente tutto: dalla riduzione delle materie al doppio canale, dalla scelta dell'indirizzo a 12 anni alla riduzione di un anno della durata delle secondarie superiori fino alla decisione di rispolverare il sette in condotta che fa media. Il movimento teme che si apra una caccia alle streghe contro i contestatori, a loro sarebbe riservata l'insufficienza in condotta.
IL MOVIMENTO E LA MORATTI IN PILLOLE
Parità scolastica
Moratti: voglio collaborazione tra scuola pubblica e privata. Il governo si è impegnato ad aumentare la qualità complessiva della scuola.
Movimento: lo Stato deve individuare la scuola pubblica come bene primario incentivandone il pluralismo. No ai finanziamenti alle private. Chiusura dei diplomifici.
Autonomia scolastica
Moratti: sarà il fulcro della scuola futura
Movimento: no all'autonomia che porta la scuola in braccia alle aziende private.
Buoni scuola
Moratti: libertà di scelta delle Regioni.
Movimento: No ai buoni scuola. Finanziano le scuole private e limitano la libertà di scelta degli studenti subordinandoli alle famiglie. Le scuole private non sono pluraliste.
Finanziaria 2002
Moratti: abbiamo accolto tutte le richieste dei sindacati, investiremo nella scuola 19.000 miliardi nei prossimi cinque anni. E' una finanziaria di guerra.
Movimento: Non ha stanziato abbastanza risorse per la scuola pubblica. I 19.000 miliardi non riguardano la finanziaria e non sono neanche sicuri. Se si lesinano soldi alle scuole, i presidi li vanno a chiedere alle aziende, svendendo libertà e contenuti. Vogliamo subito 10.000 miliardi per la scuola pubblica da investire in borse di studio, trasporti, mense, comodato di libri di testo.
Riforma Bertagna
Moratti: è solo un materiale di studio, non è una proposta di legge. Bisogna combattere la scarsa qualità della scuola attuale, la crescente dispersione scolastica, la separatezza della scuola dal mondo del lavoro e delle imprese.
Movimento: No su tutti i fronti. No alla scuola del doppio canale, no ai Licei come scuole di serie A e le professionali come scuole di serie B. No alla riduzione delle materie, no alla riduzione di un anno delle superiori, no al sette in condotta che fa media. No alla gerarchia dei saperi. Sì alla contaminazione e al dialogo tra i saperi. Chiediamo più laboratori e una didattica in cui sapere e saper fare siano sullo stesso piano.
Organi collegiali
Moratti: i consigli di amministrazione esistono già da 20 anni negli Istituti tecnici. Bisogna fare i conti con quanto si guadagna e con quanto si spende. Basta con l'assemblearismo.
Movimento: viene cancellato il diritto alle assemblee. Non esiste pariteticità tra studenti e docenti. Nel Cda solo 2 studenti contro su 11 membri.
Esami di Stato
Moratti: l'eliminazione dei commissari esterni consentirà un risparmio di 200 miliardi l'anno.
Movimento: l'esame diventerà uno scrutinio come altri. Le scuole private e i diplomifici perderanno l'unica forma di controllo esterno e saranno promossi tutti. E' il trionfo del 6 di Stato.
Insegnanti di religione
Moratti: bisogna rispettare gli accordi con il Vaticano. La radice profonda della nostra cultura è il cattolicesimo.
Movimento: l'assunzione di 14.000 docenti precari che indicati dai vescovi possono anche scegliere di insegnare un'altra materia, sono un'ingiustizia verso i docenti precari e un'ingerenza del Vaticano.
Codice deontologico
Moratti: non lo imporremo ai docenti ma abbiamo obblighi di legge.
Movimento: la presidenza del Cardinal Tonini è un autentico scandalo.