Il Nuovo-In duemila per il girotondo alla Cattaneo
In duemila per il girotondo alla Cattaneo Studenti e insegnanti circondano, nonostante la pioggia, l'istituto Carlo Cattaneo. Tra loro anche l'ex ministro Berlinguer e l'attrice Paola Cortellese ...
In duemila per il girotondo alla Cattaneo
Studenti e insegnanti circondano, nonostante la pioggia, l'istituto Carlo Cattaneo. Tra loro anche l'ex ministro Berlinguer e l'attrice Paola Cortellese (foto)
di Ketty Areddia
MILANO - Dopo tre giri di protesta contro la riforma Moratti, due dei quali compiuti sotto una pioggia senza tregua, quelli del girotondo hanno sciolto il loro abbraccio dall'istituto Carlo Cattaneo di piazza Vetra e, bagnati fradici, si sono rifugiati sotto i portici della scuola. Erano in circa duemila a manifestare nel modo oramai consueto del "Movimento per la democrazia", docenti, cittadini, mamme con i passeggini e tanti studenti. Tutti accomunati dal "No alla privatizzazione della scuola" e dal "No alla riforma di facciata del ministro Letizia Moratti".
E, come uscita da una parodia televisiva, il ministro si è materializzato in mezzo al triplice cordone umano. L'attrice comica Paola Cortellese ha preso in mano il megafono e con uno sketch satirico ha tenuto una garbata arringa a favore della "sua rivoluzionaria riforma". "Fa piacere vedere tanta gente unita, tanti occhi così poco espressivi, che vorrebbero una scuola per tutti. Ma, pensate, grazie a me si privatizzeranno anche le tabelline, così i risultati saranno diversi per tutti, la nuova scuola a punti verrà addirittura quotata in Borsa".
Completo elegante e sobrio, parrucca in testa, la Cortellese ha divertito tutti, Luigi Berlinguer compreso. L'ex ministro dell'Istruzione, fortemente contestato ai tempi del suo mandato, ha voluto fare atto di presenza e dare il suo appoggio al movimento. Molti hanno commentato: "Almeno con lui era possibile un dialogo". "Letizia Moratti tocca solo i problemi di forma - protesta Massimo Pontini, del coordinamento Girotondo per la Democrazia -, la sua è solo una riforma di facciata.
Gli fa eco Patrizia Venezia, dell'associazione La Fionda, una delle sette che hanno organizzato la manifestazione: "Questa privatizzazione dell'istruzione non va incontro alle aspettative della gente comune, ma accontenta solo le persone che se lo possono permettere". "La scuola privata è già abbondantemente finanziata dallo Stato", aggiunge Carlo Rosaspina, dell'Osservatorio europeo per la moralità e la legalità. Carlo è grondante di acqua: "Sono venuto in bicicletta e mi sono fatto una vera e propria doccia, ma non mi tiro indietro. Noi non scendiamo a compromessi e non parliamo il vecchio politichese come D'Alema. La nostra protesta tocca i temi fondamentali minacciati da questo governo: giustizia, informazione, scuola e (presto) sanità.
Un girotondo per ogni problema, uno per ogni punto dolente del governo Berlusconi, contro il quale si scagliano le sette associazioni milanesi ("o forse più, ancora ci dobbiamo conoscere e coordinare"), che a ogni occasione sono pronti a tenersi per mano in un arrabbiato e da alcuni contestato girotondo. Il prossimo appuntamento è per il 27 maggio, alla libreria Tikkun di via Montevideo (ore 21). Si parlerà delle contraddizioni del Governo e per formare un'opposizione unita, che parte dalla base, dal basso.