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Il Piccolo-Bagarre sulla Moratti, l'Ulivo chiede le dimissioni

SCUOLA Contestato il provvedimento sulle iscrizioni per il prossimo anno. La circolare arriva prima che sia giunto il parere dell'organismo parlamentare Bagarre sulla Moratti, l'Ulivo chiede...

15/01/2004
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Il Piccolo

SCUOLA Contestato il provvedimento sulle iscrizioni per il prossimo anno. La circolare arriva prima che sia giunto il parere dell'organismo parlamentare
Bagarre sulla Moratti, l'Ulivo chiede le dimissioni
Il caso nasce in commissione Istruzione della Camera. La relatrice di An si dimette e poi ci ripensa


ROMA La relatrice in commissione Istruzione della Camera del decreto attuativo della riforma della scuola si dimette in polemica col ministro dell'Istruzione e poi ci ripensa; l'opposizione chiede le dimissioni di Letizia Moratti; la Uil che annuncia ricorsi legali e intanto le famiglie di migliaia di studenti non sanno cosa fare. Ha scatenato una bagarre politica la controversa circolare emanata martedì che, anticipando alcuni punti della riforma, fissa tempi e modalità per le iscrizioni degli alunni alle scuole statali per il prossimo anno scolastico. L'esponente di An Angela Napoli ha ieri mattina lasciato l'incarico sostenendo che il ministro intaccava le prerogative del Parlamento vanificando con la circolare, emessa in anticipo, il potere delle commissioni di indicare al governo le correzioni da apportare al decreto attuativo della riforma. "Mi è parso di cogliere - ha spiegato - che nella circolare sulle iscrizioni siano state fatte delle scelte rispetto alla quali non saranno apportabili modifiche alla bozza di decreto". La presa di distanza della parlamentare di Alleanza nazionale dall'iniziativa del ministro Moratti ha subito suscitato il plauso delle forze dell'opposizione che hanno chiesto l'immediata audizione del ministro in Parlamento.
Ma a metà pomeriggio è arrivato il colpo di scena: il ritiro delle dimissioni della Napoli dopo un colloquio chiarificatore con il ministro Moratti. E il ministero di viale Trastevere, sulla scia della marcia indietro della relatrice pentita, ha diffuso un comunicato in cui spiega che la circolare era un atto amministrativo dovuto e che, comunque, non introduce in alcun modo anticipazioni rispetto al nuovo quadro normativo all'esame del Parlamento e in via di definizione. "A quando un chiarimento per informarci che gli elefanti volano?" si chiede a questo punto Enrico Panini, segretario generale Cgil scuola. E Andrea Ranieri, della segreteria Ds, definisce "disastroso" lo scambio tra il ministro Moratti e Angela Napoli. "Angela Napoli - continua - non chiarisce quali rassicurazioni abbia avuto dal ministro per considerare superate le forti obiezioni che avevano motivato le sue dimissioni. È inquietante il riferimento alle assicurazioni avute sull'accelerazione del disegno di legge sullo stato giuridico degli insegnanti, che ha come prima firmataria la stessa Napoli". I Ds chiedono le dimissioni del ministro, sollecitano il ritiro del primo decreto attuativo della riforma della scuola e confermano la partecipazione alla manifestazione nazionale organizzata per sabato a Roma dai Comitati e dai Coordinamenti di insegnanti e genitori per la difesa del tempo pieno. Da parte di famiglie e docenti resta il pollice verso sul decreto. "Il tempo pieno della Moratti - sintetizzano - vuol dire 330 ore di ristorante (vedi mensa) all'anno, 2 ore al giorno. I bambini mangiano in 20-25 minuti. È ovvio che si farà dell'altro, ma non attività didattica o almeno non quella prevista quale offerta formativa. Tra l'altro anche questo tempo pieno non sarà garantito per sempre: si vedrà di anno in anno in base alle compatibilità finanziarie". Insomma, la partita è ancora tutta aperta e i disorientati dirigenti scolastici ("applichiamo o non applichiamo la circolare?") dovranno ancora aspettare per sentire il fischio finale.
E se sindacati della scuola, insegnanti e partiti di opposizione sostengono che la circolare sulle iscrizioni è illegittima perchè "fa iscrivere i ragazzi a una scuola che non c'è", per le famiglie regna la più totale incertezza. Il tempo pieno gratuito e obbligatorio c'è o non c'è? Le scuole avranno o no l'obbligo di istituirlo? Ci saranno i fondi per l'introduzione delle attività opzionali e quali saranno? L'anticipo scolastico sarà garantito? Per ora sembra che l'unica cosa certa sia la scadenza del 31 gennaio per le domande di iscrizione.
Monica Viviani


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