Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Il Piccolo-Meno cattedre alle elementari e rischio di ridimensionamento dei corsi di lingua straniera

Il Piccolo-Meno cattedre alle elementari e rischio di ridimensionamento dei corsi di lingua straniera

Denuncia Uil: grave la situazione dell'Isontino Meno cattedre alle elementari e rischio di ridimensionamento dei corsi di lingua straniera ...

26/04/2004
Decrease text size Increase text size
Il Piccolo

Denuncia Uil: grave la situazione dell'Isontino
Meno cattedre alle elementari e rischio di ridimensionamento dei corsi di lingua straniera


Venti cattedre in meno nelle scuole elementari dalla provincia. Tempo pieno e potenziamento dell'insegnamento della lingua straniera a rischio. Un taglio ai programmi per favorire l'integrazioni dei bambini extracomunitari. Sono questi gli scenari disegnati dai sindacati provinciali.
POCHE CATTEDRE. Le scuole isontine rischiano seriamente il collasso. E in ogni ordine e grado visto che anche le proiezioni relative alle cattedre delle medie e delle superiori sono pesantemente negative. A lanciare il sasso è Ugo Previti, segretario regionale della Uil-scuola.
Per quanto riguarda i dati che riguardano l'organico di diritto mentre è in crescita il numero degli alunni (saranno 5026, 81 in più rispetto all'anno scolastico), calano gli insegnanti che saranno in tutto 424, venti in meno rispetto al reale fabbisogno. Secondo la Uil a farne le spese saranno, in particolare, le scuole di via Zara e di via Codelli "nelle quali - spiega Previti - non sarà possibile effettuare le iniziative programmate per favorire l'integrazione dei numerosi bambini extracomunitari presenti".
PROGETTI A RISCHIO. E a rischio sono, in tutte le scuole elementari dell'Isontino, i progetti che prevede la riforma Moratti: in particolar modo l'insegnamento della lingua straniera. "Con questo numero di cattedre la riforma Moratti nell'Isontino non parte - denuncia ancora Previti -. Verranno garantiti soltanto i servizi essenziali: altro che arricchimento dell'offerta formativa. Rischiamo di avere delle classi sovraffollate in cui la vittima designata è la qualità dell'insegnamento. Da una proiezione rischiamo di dover fare i conti, in tutte le scuole di ogni ordine e grado, con una novantina di cattedre in meno".
SCUOLE SLOVENE. Un po' meglio stanno le scuole slovene in provincia di Gorizia.
Gli alunni saranno complessivamente 439, 40 in più rispetto all'anno scolastico precedente. Le cattedre saranno 56, soltanto una in meno. Ma il quadro resta molto preoccupante tanto che l'assessore comunale all'Istruzione, Maurizio Salomoni non nasconde le difficoltà. "Aumentano i bambini, calano gli insegnanti: è una situazione paradossale - sbotta -. Le problematiche che si verranno a creare ricadranno ancora una volta sugli enti locali che si ritroveranno a gestire situazioni critiche senza avere i fondi necessari e le prerogative per farlo".
PROVINCIA. E questa mattina l'assessore provinciale all'Istruzione, Luciano Migliorini farà una verifica per quanto concerne gli Istituti superiori.
Francesco Fain