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“Il professore fa politica? Va sospeso per tre mesi»
Proposta deputato PdL
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I professori che faranno propaganda politica o ideologica nelle scuole potranno essere puniti con la sospensione dall’insegnamento «per almeno 1-3 mesi».
Lo prevede, in sintesi, la proposta di legge presentata alla Camera dal deputato del Pdl Fabio Garagnani, componente della Commissione Cultura di Montecitorio. «L’importante - sottolinea il parlamentare - era inserire nel Testo unico sulla scuola il divieto di fare “propaganda politica o ideologica” per i professori». «Per quanto riguarda le sanzioni - aggiunge il parlamentare - dovranno essere contenute poi in dettaglio in un provvedimento attuativo della legge». «La propaganda politica, infatti, - prosegue Garagnani non può trovare tutela nel principio della libertà dell’insegnamento enunciato dall’Articolo 33 della Costituzione. Un conto infatti è tutelare la libertà di espressione del docente, un’altra è quella di consentire che nella scuola si continui a fare impunemente propaganda politica». E sono molti, secondo l’esponente del Pdl, i casi in cui i professori oltrepassano questo limite: «Soprattutto in Emilia Romagna, tra i professori della Cgil».
A vigilare che questo non avvenga, spiega ancora il deputato del Pdl nella sua proposta, dovrà essere «il responsabile della scuola», cioè il dirigente scolastico.
Molte e immediate le critiche. «Le ossessioni di Garagnani sugli insegnanti comunisti periodicamente ritornano e ora, alimentate dalle ossessioni del premier sugli insegnanti che inculcano, diventano addirittura disegno di legge»: così Francesca Puglisi, responsabile Scuola del Partito democratico. «L’onorevole Garagnani ha perso un’altra occasione per stare zitto», ha commentato il segretario generale della Flc-Cgil. Secondo il segretario dalla Cisl Scuola, Francesco Scrima, «sarebbe bene che fossero certi politici a ritornare per qualche tempo sui banchi, per farsi “inculcare” idee un po’ meno peregrine».