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Il record degli alunni italiani: poco studiosi ma iper-ansiosi

Gli studenti italiani non sono certo tra i più bravi del mondo, ma c'è una materia in cui primeggiano: lo stress.

20/04/2017
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Il Messaggero

Gli studenti italiani non sono certo tra i più bravi del mondo, ma c'è una materia in cui primeggiano: lo stress. Il rapporto sul benessere dei ragazzi tra i banchi presentato ieri dall'Ocse-Pisa lo certifica. Nel ricchissimo assortimento di dati offerto da Pisa 2015 c'è una tabella che mostra un valore denominato: Indice di ansietà per il lavoro scolastico. Ebbene i nostri ragazzi risultano tra i più ansiosi al mondo. Tra i Paesi dell'Ocse li battono solo, e di poco, i portoghesi. Mentre se si prendono in considerazione anche gli Stati che non sono tra i 35 membri dell'Ocse, stanno peggio dell'Italia soltanto Singapore, Colombia e Brasile.
LE CAUSEÈ difficile dare una spiegazione a questa classifica dello stress. In genere si pensa che un alto livello di ansia tra gli studenti sia la conseguenza di un sistema scolastico molto severo e competitivo. È un argomento che potrebbe trovare una conferma nel dato di Singapore, il Paese che può vantare gli studenti più preparati del mondo, primi assoluti nel ranking Ocse-Pisa sia per la matematica, sia per le materie scientifiche, sia per la padronanza linguistica. Ma la teoria non regge nel caso dell'Italia, che certo non rientra nel gruppo dei Paesi d'eccellenza (nella graduatoria degli alunni più bravi siamo al 34esimo posto mondiale, al di sotto della media Ocse).
LA DIFFERENZA DI SESSOOltre il 70 per cento degli adolescenti italiani dichiarano di sentirsi in ansia per un esame o una verifica anche quando ritengono di essere ben preparati, e anche questo è quasi un record mondiale. Le ragazze avvertono la pressione molto più dei loro compagni maschi, ma in questo caso non ci distinguiamo dagli altri, la maggiore sensibilità femminile ai risultati scolastici è un fenomeno che si ripete più o meno uguale in tutto il pianeta o almeno in tutto l'Occidente (nei Paesi asiatici la differenza di genere è molto meno accentuata).
LE CONTROMISUREL'ansia da prestazione può essere molto dannosa per un liceale, può condizionarne i risultati scolastici in maniera anche seria. Per combatterla o meglio ancora per prevenirla, il rapporto suggerisce alcune contromisure. È importante che gli insegnanti non collochino l'asticella troppo in alto, agli studenti devono essere posti obiettivi raggiungibili. È fondamentale che sia spiegato in modo molto chiaro che cosa devono apprendere, e alla fine i voti devono rispecchiare davvero le conoscenze e le capacità degli alunni.
I docenti dovrebbero ricevere una formazione specifica: un bravo professore deve saper riconoscere i ragazzi che soffrono di eccessiva ansia, deve educarli a riconoscere gli errori commessi e a farne tesoro. Inoltre - spiega ancora il rapporto Pisa 2015 - è importantissimo indicare non solo un traguardo scolastico, ma anche una prospettiva di vita. Un adolescente trova maggiori motivazioni nello studiare se per lui la scuola non è soltanto una macchina che distribuisce bocciatore o promozioni, un giovane deve intravede davanti a sé un obiettivo, un modello da perseguire quando sarà adulto, uno sbocco professionale. Ecco forse spiegato perché proprio in Italia i ragazzi sono così ansiosi.
Pie. P.