Il Resto del Carlino-Il ministro scrive, i prof scioperano
Il ministro scrive, i prof scioperano ROMA '#8212; Alla vigilia dello sciopero nazionale della scuola proclamato da Cgil, Gilda e Unicobas per il 12 novembre '#8212; Cisl e Uil si asterranno dal...
Il ministro scrive, i prof scioperano
ROMA '#8212; Alla vigilia dello sciopero nazionale della scuola proclamato da Cgil, Gilda e Unicobas per il 12 novembre '#8212; Cisl e Uil si asterranno dal lavoro solo nella prima ora di lezione '#8212; il ministro Moratti (nella foto) scrive ai docenti. Lo fa citando il "primo giorno di guerra" e sottolineando i valori dell'insegnamento e la necessità della formazione nello sviluppo dei giovani. E lo fa anche affermando che la Finanziaria 2002 "non prevede tagli per l'istruzione".
Una lettera-appello che sottolinea la "professionalità dei docenti" e fornisce assicurazioni sul futuro della categoria auspicando "un'alleanza con i docenti per la crescita di tutti i ragazzi e del Paese intero". Una mano tesa ai sindacati che, Cgil in testa, si preparano a dar vita lunedì prossimo a centinaia di iniziative in tutta Italia con l'appoggio degli studenti, i cui coordinamenti hanno dichiarato di essere al fianco degli insegnanti.
Alla fine, l'accoglienza per l'appello della Moratti che richiama all'unità, sembra piuttosto fredda. E questo nonostante proprio ieri il Senato abbia dato il via libera all'articolo 9 della Finanziaria che destina maggiori risorse per il comparto.
Così lo sciopero del 12 resta confermato, con alcune eccezioni. Dicevamo di Cisl e Uil, mentre lo Snals ancora ieri ha ribadito il suo "no" all'agitazione e Fedele Ricciato ha parlato di un'iniziativa strumentale e ideologica. La pensa diversamente Enrico Panini della Cgil, che si interroga su quale Finanziaria sia quella citata dalla Moratti che esclude i tagli. "I tagli ci sono, almeno per 2000 miliardi '#8212; afferma '#8212; e non ci saranno nuove risorse e investimenti". Sulla stessa linea Alessandro Ameli del Gilda: "Non ci accontentiamo più di dichiarazioni di intenti. E' sui fatti che vogliamo risposte concrete e coerenti". Secco Piero Bernocchi dei Cobas: "La Moratti mente sapendo di mentire".
Più cauti Daniela Colturani della Cisl e Massimo Di Menna della Uil, per i quali le parole del ministro sono "incoraggianti" ma occorre che a queste seguano fatti concreti.
s. m.