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Il Salvagente: Scuola, ''Mancano i soldi per la carta igenica e la Gelmini aumenta gli stipendi''?

Il segretario Flc Cgil commenta la "rivoluzione del merito" annunciata per l'autunno

28/04/2010
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Serena Fiorletta

“Se non ci sono neppure i soldi per la carta igienica come si può parlare di valorizzazione della scuola e di aumento degli stipendi?” così Mimmo Pantaleo, nuovo segretario generale della Flc Cgil, il settore del sindacato che si occupa di scuola e istruzione, commenta la “rivoluzione del merito” annunciata dal ministro Mariastella Gelmini sul numero di Panorama in edicola questa settimana.
“Insegnati più pagati (ma solo i più bravi)” è il titolo dell’articolo firmato da Bruno Vespa, in cui si anticipa il nuovo progetto targato Gemini contenuto in un disegno di legge pronto per l’autunno: un aumento di stipendio per gli insegnanti più meritevoli.
I toni sono trionfalistici: “Sarà la riforma delle riforme”, si legge nel settimanale, “la vera rivoluzione della scuola italiana”
I professori “più bravi”, infatti, vedranno aumentare la propria retribuzione del 20-30% in più rispetto alla cifra attuale. “Sta per arrivare” - afferma il ministro – “a circa 120-150mila insegnanti italiani un incremento di stipendio”.
Peccato, però, che gli insegnanti in Italia siano più di un milione.

Con quali criteri valutare il merito?
Le reazioni non hanno tardato ad arrivare poiché, come ci spiega Pantaleo, “il tema della valorizzazione è un tema importante, un tema nostro su cui siamo pronti a sederci a tavolino in qualsiasi momento ma non se è così poco chiaro”.
“Questo è infatti un vecchio problema”, prosegue Pantaleo, “qui bisogna capire cosa sia esattamente questa valorizzazione, che dovrebbe essere a nostro avviso una ottimizzazione collettiva della scuola e non del singolo, anche perché ci si chiede secondo quali criteri e con quali modalità si possa valutare l'operato di un singolo insegnante”.
Secondo la Gelmini ci saranno delle “apposite commissioni” che stabiliranno quali insegnanti siano più meritevoli di altri. Questo attraverso una commissione internazionale di “grandi pensatori”. Ma non si sa come, e chi, nominerà le commissioni all'interno di ogni circolo didattico.

Una valorizzazione nata dai tagli
Questa grande riforma del mondo scolastico è prevista ormai per il prossimo autunno ma nasce dalla legge 133/2008, quella dei “tagli” a scuola e università, che prevedeva che il 30% di quanto “risparmiato” sarebbe stato utilizzato per premiare i meritevoli.?Per il segretario della Flc Cgil – però - il progetto non punta ad una reale valorizzazione dei docenti e della scuola stessa: “ Per valorizzare la scuola servono delle risorse, capire quante sono e quanto saranno a disposizione, e non risorse che sono la conseguenza di tagli all’intero mondo dell’istruzione”.

Bene il merito, ma non si pensi solo ai “singoli”
“Come si può pensare ad un sistema di valutazione dei docenti mentre la scuola pubblica subisce tagli drammatici e i precari vengono letteralmente cacciati?”, è l'esplicita domanda di Pantaleo.
Secondo il neo segretario ci si avvia così alla destrutturazione del sistema pubblico quando invece “nelle nuove generazioni di insegnanti l'idea della valorizzazione è sentita, così come non è avversata un’eventuale valutazione dell'operato dei docenti. Ma un aumento di stipendio dato ai singoli non è la soluzione, la scuola è una comunità dove dentro ci sono delle persone e non un'azienda. Non serve la discriminazione ma i fondi, uniti ad uno stimolo all'innovazione e all'impegno”.

Manca il rinnovo contrattuale
“Inoltre”, sottolinea Mimmo Pantaleo, “noi abbiamo un problema che si chiama contratto di lavoro. Le cose vanno fatte nell'ambito del sistema contrattuale. Qui ci si scorda che non ci sono stati rinnovi contrattuali, che l'unico aumento dato fino ad ora agli insegnanti è di otto euro, mi sembra un'incongruenza parlare di valorizzazione in queste condizioni”.
“Se si distrugge l'intero sistema scolastico, se c'è una generale penuria di soldi, come si può pensare che la soluzione sia dare soldi solo a qualcuno, mettendo così i lavoratori uno contro l'altro? Si trovino piuttosto le risorse per i contratti”, conclude Pantaleo.
La protesta sta montando e durante la settimana ci saranno diverse iniziative in previsione di un probabile sciopero generale dopo l'estate.