Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Il Tirreno-Cgil: "Scuola, gravi ripercussioni per colpa della circolare Moratti"

Il Tirreno-Cgil: "Scuola, gravi ripercussioni per colpa della circolare Moratti"

Cgil: "Scuola, gravi ripercussioni per colpa della circolare Moratti" MONTECATINI. È a...

16/01/2004
Decrease text size Increase text size
Il Tirreno

Cgil: "Scuola, gravi ripercussioni per colpa della circolare Moratti"


MONTECATINI. È allarme anche in Valdinievole per la circolare inviata il 13 gennaio a tutte le scuole dal ministro Letizia Moratti. "È illegittima - si legge al sito della Cgil, in un articolo di Enrico Panini - perché, oltre a dare la possibilità ai genitori di iscrivere i figli a una scuola che non c'è, il ministro ha preso carta e penna per garantire che il tempo pieno e il tempo prolungato rimangono. Com'è possibile dare queste garanzie se gli articoli che istituiscono questi modelli di scuola (129 e 130 del d.l. 297/'94, ndr) vengono eliminati con il testo del decreto predisposto dal governo e ora all'esame del Parlamento?".
I tagli. Il primo decreto attuativo della Legge n. 53/2003 - Riforma Moratti prevede la riduzione del tempo scuola sia alle elementari che alle medie, la cancellazione del tempo pieno e prolungato, l'istituzione del tutor (o maestro prevalente), la personalizzazione dei percorsi, le iscrizioni anticipate sia alla scuola dell'infanzia che alla scuola primaria o elementare, la semplificazione della scuola dell'infanzia, l'introduzione del doppio binario licei e formazione professionale, la cancellazione dell'obbligo scolastico. E una conseguente decurtazione degli organici del personale docente e non. "Il dissenso - dicono alla Cgil Scuola - è cresciuto nel corso dei mesi e continua a crescere nonostante l'opera di disinformazione organizzata dal ministero: si sono moltiplicate assemblee, raccolte di firme, mozioni, documenti, iniziative di lotta e di informazione".
Orario. Quello settimanale rischia di essere ridotto da 40 ore obbligatorie a 27 (+3 facoltative) alle elementari e da 30 a 27 (+3 a scelta) alle medie. Ergo, i dirigenti dovranno decidere quali materie ridurre o eliminare. Un'impresa particolarmente ardua se si pensa che, oltre tutto, il ministro ha dato indicazioni per l'inserimento di una seconda lingua straniera obbligatoria alla secondaria di primo grado. E che gli insegnanti di religione sono stati immessi in ruolo.
Primine e dintorni. A proposito di iscrizioni "premature", la Moratti ha stabilito che alla materna potranno essere accettati, per l'anno scolastico 2004-2005, tutti i piccoli che compiranno tre anni entro il 28 febbraio 2005. Nulla osta per le "primine" elementari ai bambini che spegneranno la sesta candelina entro il 30 aprile 2005.
In extremis. I tempi per un eventuale salvataggio sono ristretti. Le commissioni parlamentari potranno esprimere parere "non vincolante" entro e non oltre il 19 gennaio, dopo di che il governo potrà formalmente procedere alla promulgazione del decreto. Questo mese è, inoltre, quello delle iscrizioni il cui termine è stato fissato (sempre con la circolare del 13) al 31 gennaio. I vari coordinamenti e comitati anti-riforma lanciano per domani "una grande manifestazione nazionale a Roma per il ritiro del decreto, per la difesa del tempo pieno e prolungato, in difesa della scuola pubblica e democratica, come sancito nella Costituzione italiana". È prevista una grossa partecipazione anche dalla Valdinievole.
G.L.P.