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Il Tirreno-Enti locali impegnati contro la riforma Moratti

Enti locali impegnati contro la riforma Moratti "Il mondo non si spiega in una mezza giornata". Con questo slogan il Ministero tedesco per la Formazione e la ricerca sta pubblicizzan...

10/11/2003
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Il Tirreno

Enti locali impegnati contro la riforma Moratti
"Il mondo non si spiega in una mezza giornata". Con questo slogan il Ministero tedesco per la Formazione e la ricerca sta pubblicizzando il tempo pieno per lanciare uno dei più importanti programmi di investimenti in questo settore, col sostegno ai Laender per la costruzione e la trasformazione dell'offerta scolastica in scuole a tempo pieno. In Italia invece il D.L. del 12 settembre, applicativo della Legge 53, azzera di fatto l'esperienza ormai consolidata del tempo pieno nella scuola elementare e del tempo prolungato nella scuola media.
Questo decreto e più in generale tutto l'impianto della Riforma Moratti riporta indietro la scuola di 50 anni. Quale scuola vogliono ce l'hanno detto chiaramente ieri sera tutti i bambini che insieme ai loro genitori e insegnanti, riunitisi in Comitato cittadino, per contrastare questa devastante riforma hanno organizzato un presidio davanti al palazzo comunale, consegnandoci 5844 firme raccolte in città, che rappresentano altrettante buone ragioni per dire no ai provvedimenti del governo. In un'atmosfera gioiosa ci hanno fatto capire che la scuola della Moratti non è quella che loro immaginano: essi non vogliono una scuola che dalla materna alla superiore si trasforma in supermercato, ma una in cui ci sia più tempo per le esigenze individuali, per le esperienze comuni e per imparare insieme.
Gli Enti locali sono fortemente preoccupati anche perché si portano dietro gravi conseguenze sociali. Il modello prefigurato dalla riforma infatti, riducendo l'offerta dell'istruzione, è destinato ad amplificare le disuguaglianze sociali. Ad essa si aggiunge il disastro della Finanziaria 2004 che non solo non investe nella scuola pubblica ma persegue una politica di tagli agli Enti locali, che li metteranno nell'impossibilità di sopperire alle richieste di assistenza delle famiglie, che verranno fuori all'indomani della riduzione del tempo scuola. Infatti la nuova organizzazione si ripercuoterà sulla vita delle famiglie spingendole a richiedere alle amministrazioni locali un ruolo di supplenza, che esse non potranno assicurare per la costante riduzione di risorse economiche ed umane che stanno subendo. A Piombino cercheremo di mantenere gli impegni già presi, ma non potremo certamente andare oltre.
Per tutte queste ragioni siamo a fianco del Comitato e sosteniamo le iniziative da esso intraprese, così come dimostrato dall'approvazione nell'ultimo consiglio comunale di un ordine del giorno contro la riforma. Assicuriamo il nostro impegno a farci tramite con la Regione affinché nella Conferenza Stato-Regioni, dia parere negativo e proponga modifiche al decreto. Auspichiamo che il Comitato rimanga interlocutore costante dell'amministrazione affinché insieme possiamo mantenere e far crescere la qualità della scuola nella nostra città.
Luciano Guerrieri (sindaco) Simonetta Polverini (assessore alla scuola)