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Il Tirreno-La sinistra ripensa la scuola

Pagina 6 - Pisa La sinistra ripensa la scuola Si apre il cantiere della Grande alleanza democratica Fra gli obiettivi la modifica di alcuni punti chiave della legge Mor...

21/01/2005
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Il Tirreno

Pagina 6 - Pisa
La sinistra ripensa la scuola
Si apre il cantiere della Grande alleanza democratica
Fra gli obiettivi la modifica di alcuni punti chiave della legge Moratti


PISA. Si apre il cantiere (programmatico) della Gad sulla scuola, in particolare sulle questioni dell'elevamento dell'obbligo e della riforma dell'istruzione di secondo grado. E' il contributo pisano al programma nazionale della Grande Alleanza Democratica. Un contributo che si propone "di costruire una prospettiva di cambiamento che viene dal basso e che si concentra sulla modifica di alcuni punti chiave della legge Moratti".
Tutti intorno allo stesso tavolo i soggetti locali della Gad: Ivan Ferrucci, Massimo Baldacci, Marcella Binchi (Ds); Giulio Fabbri, Francesco Monceri (Margherita); Enrico Quinti, Lucia Mango (Comunisti); Gabriella Stori (Sdi); Roberta Fantozzi, Aldo Fratoianni (Rifondazione); Titina Maccioni (Verdi).
Nella sala del consiglio provinciale, ieri, è stato presentato il documento che segna l'avvio dei lavori. Sarà fatto circolare in tutte le scuole e in tutti i modi, per cercare di coinvolgere, oltre alle parti politiche, quelle sociali, della scuola, delle associazioni e degli studenti. L'obiettivo, hanno spiegato, è quello di "arrivare a un programma condiviso in vista delle politiche 2006".
E qui s'inserisce la vicenda delle alleanze.
"Da questo tavolo può partire un messaggio di unità nel centrosinistra", ha detto Quinti. "La questione della scuola è di una centralità assoluta", l'intervento di Roberta Fantozzi. "Quando si lavora sui contenuti è tutto più facile", il commento di Ferrucci.
Tornando al cantiere programmatico, è tutto pronto per mettere in moto i gruppi che lavoreranno su quattro tematiche: la formazione da 0 a 16 anni; le caratteristiche del biennio unitario e l'integrazione scuola-formazione-lavoro; il sistema scolastico post-obbligo; le autonomie scolastiche in rapporto a Regioni e autonomie locali. Il programma della Gad è definito "comune e aperto".
La sua impostazione è illustrata in un documento che si articola in 7 punti essenziali. Il primo: la necessità di riconoscere il carattere degli asili nido come servizio educativo da finanziare attraverso la fiscalità generale anziché come servizio a carico dell'utenza.
Secondo: il richiamo in vigore dell'articolo 130 del Testo Unico sul tempo pieno e il rafforzamento della continuità tra scuola di base e scuola secondaria di primo grado.
Terzo punto: l'esigenza di estendere l'obbligo scolastico, nell'immediato fino a 16 anni e in prospettiva fino al compimento della scuola secondaria di secondo grado. Quarto: il rifiuto della canalizzazione precoce delle scelte dei ragazzi tra un'istruzione licealizzata e la formazione professionale regionale. Quinto: la necessità di considerare come uno snodo fondamentale la costruzione di un segmento unitario e orientativo di conclusione della formazione di base e di avvio di percorsi di scolarizzazione superiore. Sesto: mantenere un ambito tecnico-professionale di competenza del sistema nazionale dell'istruzione e non distinto dalla formazione professionale. Settimo e ultimo punto: combinare alcuni indispensabili interventi legislativi con una fase di innovazione di cui siano protagoniste scuole e autonomie locali.


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