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Imminente il concorso per dirigenti scolastici: sparisce il test di cultura generale

I requisiti per accedere al concorso rimangono sempre gli stessi

07/10/2015
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La Tecnica della Scuola

A quattro anni dall’ultima selezione, ci sono tutti i presupposti per vedere pubblicato a breve il nuovo bando del concorso per dirigenti scolastici.

In attesa del via libera definitivo del Mef, il testo è al vaglio della Scuola nazionale della pubblica amministrazione, che dipende dalla Funzione Pubblica, la quale sta concertando con il Miur la procedura selettive di adottare.

La Tecnica della Scuola è in grado di fornire i passaggi principali e i contenuti del concorso, sulla base delle informazioni al momento disponibili.

Il test preselettivo è previsto solo se le domande dei candidati supereranno cinque volte i posti a disposizione. A tal proposto, sembrerebbe che i posti che verranno messi in palio saranno non più di 700 complessivi. Da spalmare, poi, a livello regionale. Il tetto è stato imposto dallo stesso Mef, che ha fatto i calcoli non sulle attuali reggenze e vacanze di posti (almeno mille), ma su quelli presumibilmente derivanti dalle proiezioni sulle iscrizioni, tenendo conto anche dei tassi di natalità e dei flussi migratori, e dei dirigenti che occupano nominalmente il posto ma che poi sono impegnati in altre attività (distacchi, ruoli ed incarichi speciali, ecc.).

I requisiti per accedere al concorso rimangono sempre gli stessi: almeno cinque anni di ruolo e il conseguimento del diploma di laurea quadriennale o quinquennale (a secondo dai corsi accademici). Non ci dovrebbero essere limiti di età.

Il test preselettivo, qualora come probabile si dovesse svolgere, si baserà su domande a risposta multipla di tipo “chiuso”, ma non verteranno più su temi di cultura generale, neanche di informatica ed inglese: gli argomenti della preselezione riguarderanno gli stessi temi delle prove scritte.

La prima prova scritta, riservata a chi avrà conseguito almeno il punteggio minimo richiesto alla preselettiva, richiederà l’attuazione di un saggio generale sui temi di legislazione scolastica.

La seconda prova scritta, invece, sarà incentrata sul comportamento da tenere a proposito di un caso pratico, problematico, sempre di legislazione scolastica. Non si esclude che la seconda prova richieda anche risposte “aperte” ad alcuni quesiti specifici.

La prova orale riguarderà la discussione delle prove scritte, più tematiche e problematiche sempre di legislazione scolastica.

I tempi per l’uscita del bando sembrano stavolta davvero stretti: con molta probabilità verrà reso pubblico entro la fine del 2015. Nell’estate del 2011 giunsero oltre 300mila domande, per questa tornata se ne attendono un po’ meno.