Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » In pochi alle urne, ma vince la A ha votato solo il 28% dei bolognesi

In pochi alle urne, ma vince la A ha votato solo il 28% dei bolognesi

Donini (Pd): “Abbassiamo i toni e facciamo scelte condivise”

27/05/2013
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Il referendum

ELEONORA CAPELLI


VINCE la A, i promotori del referendum festeggiano, ma la consultazione non sfonda e l’affluenza si ferma al 28,71%. Col 59% dei voti, a pochi seggi dalla chiusura dello spoglio, ha prevalso l’opzione che chiedeva di destinare i fondi comunali solo alle materne comunali e statali, contro il 41% dei voti all’opzione B (cioè per destinare fondi alle paritarie private), ma con l’affluenza più bassa in città della storia recente.
Ha votato il 28,71% degli aventi diritto, per un totale di 85.934 mila elettori. Il segretario del Pd Raffaele Donini, che appoggiava la B, l’ha definito «un risultato di partecipazione sicuramente non generoso né tantomeno significativo», arrivato al termine di una «discussione referendaria lacerante, trainata da una propaganda dal sapore ideologico che, indipendentemente dal risultato, non ha interessato la stragrande maggioranza dei cittadini bolognesi ». «Ora m’aspetto che si abbassino i toni da tifoseria - ha detto Donini - e che insieme ai promotori del referendum si trovino soluzioni condivise e praticabili nell’interesse dei bambini e delle famiglie».
In questo caso non è richiesto il quorum, ma il numero dei votanti si è fermato ben al di sotto del 50%. I promotori del Nuovo Comitato Articolo 33 si dicono ugualmente soddisfatti: «85.935 grazie, è una buonissima partecipazione, non hanno votato solo mamme e papà». Di tutt’altro avviso Rossano Rossi della Fism, associazione delle scuole cattoliche che ha detto dagli schermi di èTv : «È chiaro che un referendum con questi numeri non può pesare per le scelte dell’amministrazione. Anche una vittoria della A non serve a nulla, la strada è segnata ». «L’affluenza è un dato che preoccupa e fa riflettere - dice Valentina Castaldini del Pdl -, adesso dobbiamo ricominciare con un’istruttoria pubblica».
Si è capito fin dalle 12 di ieri che la partecipazione dei bolognesi era tiepida: all’ora di pranzo il numero dei votanti superava di poco l’8%, e la tendenza è stata confermata alle 19, quando se ne conteggiavano 69.166, cioè il 23,22%. Un trend
che non ha stupito l’ex premier Romano Prodi, che ieri all’uscita del seggio ha commentato: «Se una persona non era interessatissima di politica e non aveva figli o nipoti a scuola non è che fosse spinta a partecipare a questo referendum in particolare.
Ma l’importante è che le persone interessate siano venute e da quanto ho visto sono venute». Un’analisi confermata dall’atmosfera ai seggi elettorali, dove si trovavano molte famiglie con bambini piccoli e anche alcune suore, impegnate diret-
tamente nella gestione delle scuole dell’infanzia. Il sindaco Virginio Merola ieri mattina andando a votare ha detto: «Auguri a tutti, sia alla A che alla B. Dopo il voto, andiamo avanti insieme per Bologna».