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INTERVISTA / Berlinguer: "L'esame non funziona più, è ora di cambiarlo"

"Servono prove nazionali diffuse durante tutto l'arco del quinquennio"

23/06/2012
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Agenzia Dire

di Alessandra Migliozzi

ROMA - L'esame di maturita' cosi' come lo conosciamo oggi l'ha inventato lui, con una riforma approvata 15 anni fa, nel 1997. E ora per l'eurodeputato Luigi Berlinguer quella prova, quella che in questi giorni sta impegnando mezzo milione di ragazzi, e' giunta al capolinea, va cambiata. Ma non con "piccoli aggiustamenti". Serve una "revisione radicale della valutazione alle superiori". E non solo. Punto di partenza necessario, spiega in una intervista all'agenzia Dire, e' "ridurre gli anni di studio per permettere ai nostri giovani di diplomarsi un anno prima, come i loro coetanei europei. Ma io non interverrei sulla scuola secondaria di secondo grado. Quello che va accorciato- spiega- e' il primo ciclo". Poi la manutenzione dell'esame.

"Quando facemmo la riforma negli anni Novanta- ricorda Berlinguer - l'esame era ridotto a una burletta. Si portavano solo due materie. E cosi' fin dall'inizio dell'ultimo anno i ragazzi erano incentivati a non studiare piu' tutto il resto. Si era abbassata inevitabilmente la qualita' degli studi. Per questo abbiamo reintrodotto tutte le materie dell'ultimo anno". Ma ora e' tempo di cambiare, di nuovo. Con una valutazione "diversa, piu' centralizzata", come si fa per esempio "in Inghilterra". Bisogna uscire dal rito "dei componimenti e delle interrogazioni orali". Insomma, dei temi e delle mappe concettuali. Servono, invece, "forme di verifica in itinere" durante il quinquennio, "centralizzate ed esterne". Come l'Invalsi, ma "su piu' materie e con formule diverse". Poi dovrebbe anche rimanere "una prova finale" che "non sia un'avventura come e' oggi".

L'esame non funziona piu', secondo Berlinguer, anche perche' "la grande maggiornaza dei ragazzi viene comunque promossa. Si spendono tanti soldi per promuoverli praticamente tutti. Servono delle prove nazionali molto distribuite e articolate. E poi una prova finale", parola di ex ministro.