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Italia Oggi-I Diritti Dei Più Piccoli, I Doveri Del Ministero-di Enrico Panini

L'opinione I Diritti Dei Più Piccoli, I Doveri Del Ministero L'iscrizione anticipata dei bambini alla scuola dell'infanzia ripropone un'idea antistorica di precocismo che permea la cult...

19/04/2005
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ItaliaOggi

L'opinione

I Diritti Dei Più Piccoli, I Doveri Del Ministero

L'iscrizione anticipata dei bambini alla scuola dell'infanzia ripropone un'idea antistorica di precocismo che permea la cultura scolastica di questo governo. Teoricamente le norme prevedono un complesso di disposizioni a tutela di un loro inserimento qualificato.
Sul versante delle condizioni, per esempio, gli anticipatari possono essere accolti solo se non ci sono liste di attesa di bambini che, avendo l'età di legge, non hanno trovato posto. Sul versante delle responsabilità, per esempio, devono essere stipulate apposite intese con l'Anci perché i comuni, che si accollano una serie di oneri, devono essere esplicitamente coinvolti e devono garantire il loro impegno. Mentre sul versante dell'accoglienza sono necessarie la presenza di specifiche figure docenti e condizioni di funzionamento qualitativo coerenti con l'età. Tutte condizioni che al momento non si sono verificate.

Per il prossimo anno scolastico le iscrizioni sono molte, sospinte spesso da ragioni oggettive: l'assenza di asili nido o di servizi sul territorio; gli alti costi di frequenza del nido privato, se rapportati alla scuola dell'infanzia.

Ma guardando al 2004-2005 la sperimentazione è stata negativa: anticipatari in sezioni con 30 bambini, senza le brandine dove dormire, frequentanti ma non inseriti negli elenchi perché non ci sono le condizioni di legge; classificati come uditori e non considerati come alunni.

I vincoli per l'ingresso anticipato sono stati rigorosamente riportati anche nelle norme per il prossimo anno scolastico. Ma se non ne è stato verificato il rispetto per l'anno in corso (nonostante le nostre denunce) è facile prevedere che, in assenza di una mobilitazione, le cose non cambieranno.

Settembre 2005 si sta avvicinando rapidamente, le condizioni per un'accoglienza qualificata degli anticipatari non ci sono e il ministro è totalmente e colpevolmente assente.

Basti dire che non sono stati declinati i parametri di qualità che devono avere le classi: uno per tutti: quando ci sono bambini anticipatari da quanti alunni deve essere composta una sezione?

Il fatto più grave riguarda la trattativa contrattuale Aran/sindacati necessaria per istituire figure specifiche per seguire i bambini anticipatari, che è stata ibernata dopo che il ministero aveva cercato di imporre un accordo per 'nuove' figure di pura custodia (bidelli) e senza neanche un euro di finanziamento.

In questo modo, si considera la scuola dell'infanzia alla stregua di un parcheggio per i bambini. La latitanza del dicastero dell'istruzione su troppi fronti, dal rispetto dei vincoli fissati dalla legge alla previsione di figure professionalmente competenti allo stanziamento di risorse adeguate per sostenere la riforma, è inaccettabile.

A settembre scuole e comuni dovranno fare i conti con una forte domanda sociale e con uno stato che, dopo aver favorito la domanda, si è dato alla fuga. Un ministero che fa il suo mestiere ha il dovere di dare direttive all'Aran perché riapra le trattative per istituire le figure docenti necessarie e di chiarire quanto intende investire per i nuovi diritti dei più piccoli, diritti previsti proprio dalla riforma Moratti.