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ItaliaOggi: Devolution, sindacati in pista
Cgil, Cisl e Uil scuola, in una nota unitaria, fatta pervenire alle scuole e rivolta a tutti i lavoratori del settore, circa 1 milione di dipendenti, il settore più nutrito del pubblico impiego, chiedono di votare, all'appuntamento del 25 e 26 luglio, contro la riforma costituzionale
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Sindacati schierati per il no al referendum confermativo sulla devolution. Cgil, Cisl e Uil scuola, in una nota unitaria, fatta pervenire alle scuole e rivolta a tutti i lavoratori del settore, circa 1 milione di dipendenti, il settore più nutrito del pubblico impiego, chiedono di votare, all'appuntamento del 25 e 26 luglio, contro la riforma costituzionale approvata dal governo Berlusconi. Che, sul fronte della scuola, assegna allo stato la definizione dei principi generali dell'istruzione e affida alle regioni la competenza esclusiva in materia di organizzazione e di gestione degli istituti e la definizione di una quota parte dei programmi. Si aprirebbero dunque nuovi scenari sul fronte dei piani di studio, ma soprattutto dei sistemi di formazione e di reclutamento dei docenti, che più specificamente attengono al versante organizzativo della macchina scuola. E che potrebbero essere regionalizzati. ´Ci sarebbero 20 scuole regionali', dicono i segretari di Cgil, Cisl e Uil scuola, rispettivamente Enrico Panini, Francesco Scrima e Massimo Di Menna. ´Diciamo no alla frantumazione della comune identità culturale per la difesa del sistema scolastico nazionale', dicono i sindacalisti. ´È solo un gran polverone', replica Carlo Giovanardi, ex ministro dei rapporti con il parlamento dell'esecutivo Berlusconi, ´perché l'unità nazionale resta, visto che la maggior parte del programma di studi è decisa sempre a livello nazionale'.