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ItaliaOggi-Falcidiate risorse e cattedre

Ds, in un rapporto sulla politica scolastica, attaccano il governo Berlusconi. Falcidiate risorse e cattedre In tre anni si sono persi fondi per 2,1 miliardi Tagliati 2,1 miliardi ...

11/05/2004
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ItaliaOggi

Ds, in un rapporto sulla politica scolastica, attaccano il governo Berlusconi.

Falcidiate risorse e cattedre

In tre anni si sono persi fondi per 2,1 miliardi

Tagliati 2,1 miliardi di euro di finanziamento al sistema scolastico. È il risultato di tre anni di governo Berlusconi. L'accusa è dei Democratici di sinistra, che hanno presentato la scorsa settimana un rapporto a palazzo Madama sullo stato della scuola pubblica. In vista delle prossime elezioni europee e amministrative, il confronto tra maggioranza e opposizione si fa sempre più incandescente. In primo piano la scuola.
'In tre anni il ministero Moratti ha affossato quanto di positivo era stato fatto prima', ha detto Gavino Angius, capogruppo Ds al senato, sottolineando la necessità di 'investire nel sapere per fare crescere il paese in un mondo sempre più competitivo'. Il rapporto analizza le leggi finanziarie degli ultimi tre anni, evidenziando i tagli sull'offerta formativa e sul personale. Nel 2002, secondo i dati forniti, la spesa per i piani di studio è passata da 258,88 milioni di euro a 217 mln, il 15,84% in meno rispetto all'anno precedente. Ammontano a 8.725, invece, le cattedre eliminate. Il 2003 perde 16 milioni di euro di investimenti rispetto al 2002, 15.580 cattedre e 15.900 posti per il personale ausiliario, tecnico e amministrativo. Il 2004 e il 2005 dovrebbero consentire di risparmiare alle case dello stato complessivamente 120 milioni di euro sui fondi per l'offerta formativa. Ammonterebbero a 40 mila le cattedre perse, con un irrigidimento dei criteri per la concessione dell'insegnante di sostegno all'alunno con handicap.

Sotto accusa anche la riforma Moratti. 'Berlusconi aveva promesso oltre 8 miliardi di euro in cinque anni per sostenere la nuova scuola. La Finanziaria 2004, però, stanzia solo l'1,1% di quanto promesso', ossia 90 milioni di euro, dice Chiara Acciarini (Ds). Ma non va, per i Democratici di sinistra, neanche il merito della riforma: il tempo pieno e prolungato, per esempio, che resterebbero confermati solo formalmente 'perché l'articolazione dell'orario è diversa e rende l'impegno pomeridiano, tre ore a settimana, residuale, una sorta di doposcuola per poveri che non hanno di meglio da fare'. La proposta dei democratici di sinistra prevede invece un obbligo di studio fino ai 18 anni, con l'eliminazione della scelta tra sistema scolastico e formativo a 14 anni, e una nuova scuola per i bimbi da zero a 6 anni nella quale il nido è offerto a tutti. L'obiettivo è di arrivare entro il 2010 a coprire il 33% della domanda potenziale. E un piano pluriennale di assunzioni.

Intanto, sabato prossimo, nuova manifestazione di protesta a Roma contro la riforma Moratti, organizzata dal coordinamento romano in difesa della scuola pubblica. Il coordinamento chiede l'abrogazione della legge n. 53/2003 e un piano di finanziamenti per le scuole pubbliche.