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ItaliaOggi: Falcidiati i fondi per le supplenze Gli stipendi ora sono a rischio

Via 577 milioni dai capitoli regionali nell'assestamento di bilancio del ministero

06/10/2009
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ItaliaOggi

Di Pagiane a cura di Nicola Colajanni
Con la legge 3 agosto 2009, n. 121 che reca le «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2009», si è aggiunto un altro importante tassello alla politica di risparmi per la scuola inaugurata dal governo con la legge 133 del 6 agosto 2008. Un tassello che andrà a incidere sulle spese per il personale a tempo determinato che nei primi quattro mesi dell'anno scolastico 2009/2010 avranno un taglio di 577 milioni di euro (si veda ItaliaOggi di giovedì scorso). Fondi che il ministero dell'istruzione ha deciso di destinare ad altri capitoli di spesa su cui sono stati riscontrati pesanti debiti pregressi. A tal fine é opportuno raffrontare l'assestamento di bilancio con la legge di previsione per il 2009 (n. 2008 n. 204).

La previsione

Con tale provvedimento la spesa complessiva di competenza, a legislazione vigente, dei due ministeri unificati, che nel 2008, ammontava a 57,142 miliardi di euro, si è attestata a 55,472 miliardi con una diminuzione di 1,670 miliardi. Ciò ha comportato una riduzione dello 0,3% della percentuale sulla spesa di competenza totale dello stato che per il Miur è passata dal 10,6 al 10,3%.*

Tale taglio, stabilito nella legge di previsione per il 2009, si può ricondurre a tre distinti interventi:

il primo, per una somma di 324 milioni, riguardava la manovra dovuta all'art.60 co. 10 della legge 133/08 che ha trasformato in tagli definitivi gli accantonamenti di cui ai commi 507 e 508 della legge finanziaria 200(legge n.296/06);
il secondo per una somma pari a 447 milioni per effetto del taglio lineare sulle dotazioni a legislazione vigente operato dall'art.60 co. 1 della legge 133/08;
il terzo pari a 899 milioni di euro,comprendente il taglio di 456 milioni, dovuto alla riduzione degli organici di cui all'art.64 della legge 133/08 nei primi quattro mesi del prossimo anno scolastico, e al taglio delle spese operate direttamente sullo stato di previsione per il 2009;
il saldo negativo indicato (1,673 mld) comprende il reinserimento in bilancio dei 120 milioni di euro successivamente destinati ai contributi a favore delle scuole paritarie.
L'assestamento
La legge di assestamento ha determinato le seguenti variazioni: la competenza è passata a 55.661.458.000 con un incremento di 188.553.000 euro; la cassa è passata a 57.164.841.000 con un incremento di 1.527.566.000.
È evidente la tendenza a garantire gli impegni di spesa già effettuati in precedenza.
Il sostanziale mantenimento della spesa previsionale di competenza 2009 non deve ingannare perché esso si realizza con compensazioni tra riduzioni e aumenti. Infatti all'interno della Missione 22 (Istruzione scolastica) succede che:
il programma Istruzione prescolastica decresce di competenza di 63.690.000 e di cassa di 57.478.000 euro;
il programma Istruzione primaria cresce di 1.143.600.000 di competenza e di 1.200.674 di cassa;
quello per l'Istruzione secondaria di primo grado cresce di 108.017.000 euro di competenza e di 117.732.000 euro di cassa;
il programma per l'Istruzione secondaria di secondo grado decresce di 1.187.928.000 euro di competenza e di 1.152.838.000 euro di cassa.
La scelta fondamentale dell'assestamento è quella di compensare gli incrementi alle spese ordinarie per il personale di ruolo e per i Capitoloni, ovvero i finanziamenti diretti che arrivano alle scuole, sottostimate in sede di preventivo, con un ulteriore salasso ai capitoli di spesa, collocati a livello regionale, per gli incarichi a tempo determinato.
I capitoli regionali per la spesa riguardante gli incarichi a tempo determinato subiscono i seguenti adeguamenti:
- diminuiscono di altri 139.879.460 quelli della scuola per l'infanzia;
diminuiscono di 73.209.768 quelli della scuola secondaria di primo grado;
- diminuiscono di 1.011.709.527 quelli della scuola secondaria di secondo grado,
- in aumento invece di 647.688.704 quelli della scuola primaria.
La spesa per gli incarichi a tempo determinato del personale docente e Ata si riduce così complessivamente di 577.064.995 euro.
Tagli, chi perde
Con tale riduzione, che risulta aggiuntiva rispetto alla riduzione di 456 milioni operata nella legge di previsione in attuazione dell'art. 64, non solo si colpiscono le spese per i precari che vengono licenziati a settembre, ma di fatto sarà difficile garantire, per i primi quattro mesi del nuovo anno scolastico, la regolare retribuzione di quanti comunque riceveranno un incarico annuale. Le medie nazionali delle riduzioni di spesa per gli incarichi annuali potranno avere effetti assai seri nella scuola per l'infanzia dove si realizza rispetto all'Assestamento 2008 una riduzione pari al 38,61%.
Anche nella secondaria di I e di II sono state realizzate riduzioni di spesa per gli incarichi annuali. Più contenute nella prima (-3%) più accentuate nella seconda (-29,7%).
A chi vanno le risorse
Con tali risorse si compensano alcune voci di bilancio carenti, ancche se in misura assolutamente inadeguata. È il caso dei cosidetti capitoloni. Infatti le spese per i capitoli di spesa a carico degli istituti scolastici riguardanti il Fondo per il funzionamento delle scuole vengono incrementate di 104.265.652 e quelle per il Fondo per il personale di 150 milioni di euro. Si tratta di misure che in ogni caso non risolvono la grave condizione finanziaria in cui si trova il funzionamento delle scuole anche rispetto alla situazione debitoria esistente e più volte denunciata dai dirigenti scolastici. Il debito, infatti, arriverebbe a un miliardo di euro.