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ItaliaOggi: Fioroni accelera con la nuova maturità

Il disegno di legge illustrato giovedì scorso dal ministro della pubblica istruzione Beppe Fioroni davanti ai membri del Cnpi e destinato ad approdare al consiglio dei ministri il prossimo 8 agosto

25/07/2006
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ItaliaOggi

di Iaia Vantaggiato
Commissioni miste, presidenze effettive e non di carattere meramente notarile da affidate non solo a dirigenti scolastici ma anche a docenti universitari, un presidente per commissione, valorizzazione del curriculum ai fini della valutazione, ripristino di uno scrutinio finale basato sul ´principio della positività' (sufficienze in tutte le materie nonché saldo dei debiti come condizioni necessarie per accedere agli esami) e giro di vite sui diplomifici la cui normativa verrà sottoposta a maggior controllo. Quanto alle prove nessuna novità: due scritti e un orale. Le stesse previste dall'attuale ordinamento. Questi, in sintesi, i contenuti del disegno di legge illustrato giovedì scorso dal ministro della pubblica istruzione Beppe Fioroni davanti ai membri del Cnpi e destinato ad approdare al consiglio dei ministri il prossimo 8 agosto. L'ultimo cdm prima della pausa estiva per un ddl sul quale l'opposizione al senato ha manifestato segnali di apertura e di disponibilità al dialogo e al cambiamento. La speranza è quella di un iter legislativo accelerato che possa arrivare in porto entro l'anno. In alternativa, e affinché il prossimo anno scolastico si concluda con esami regolati dalle nuove norme, al dicastero di viale Trastevere non resterebbe che giocare la carta della Finanziaria. Fioroni ha anche manifestato l'intenzione di concordare con il ministro dell'università nuove modalità di accesso agli studi universitari, modalità che tengano conto del curriculum dello studente e del risultato conseguito agli esami di stato, instaurando così forme di collaborazione reciproca e continuità tra scuola superiore e università.
´I principi ai quali ci ispiriamo', ha dichiarato il viceministro Mariangela Bastico, ´sono essenzialmente due: rilanciare il valore legale del titolo di studio per quanto concerne l'accesso sia all'università che alle professioni e introdurre norme che riducano gli abusi dei diplomifici che non possono essere considerati realtà scolastiche vere e proprie ma semplici dispensatori di titoli'. Un caso per tutti a esemplificazione di fenomeni sin troppo diffusi nelle scuole private: quello dei cosiddetti ´ottisti', studenti solitamente iscritti presso scuole legalmente riconosciute e considerati ´talmente bravi' al 1° quadrimestre del quarto anno da ottenere il privilegio di affrontare la maturità alla fine dello stesso. Per essere più precisi, in scuole paritarie spesso appartenenti alla stessa struttura di quelle frequentate e con commissioni tutte interne.

Quanto agli esami appena conclusi, e stando ai dati forniti dal ministero della pubblica istruzione che ha condotto l'indagine su un campione di 350 mila studenti, si registra il 96,5% di promozioni: per l'esattezza avrebbe superato gli esami il 97,2% dei candidati interni e l'80% di quelli interni. La differenza percentuale tra le promozioni conseguite in scuole paritarie e in scuole statali risulta più marcata negli istituti tecnici e professionali che non nei licei. Quanto all'indirizzo di studio, le percentuali più alte si rilevano nei licei classici (99%), scientifici (98,6%) e socio-psico pedagogici (98,2%). Al 97,8% si attesta il dato relativo all'istruzione artistica mentre è del 97,1% la percentuale dei promossi nei licei linguistici. Tecnici e professionali registrano, rispettivamente, il 95,2% ed il 94,5% dei promossi. Dovunque le ragazze sembrano essere più brave dei loro compagni maschi: 97,7% di promozioni ´femminili' contro il 95,3% di quelle ´maschili'.