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ItaliaOggi-Insegnanti, dentro 6 ogni 10 cattedre vuote

Insegnanti, dentro 6 ogni 10 cattedre vuote Le 35 mila assunzioni nella scuola copriranno il 62% delle cattedre scoperte. Sono i calcoli su cui si sta attestando il ministero dell'istr...

05/07/2005
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ItaliaOggi

Insegnanti, dentro 6 ogni 10 cattedre vuote

Le 35 mila assunzioni nella scuola copriranno il 62% delle cattedre scoperte. Sono i calcoli su cui si sta attestando il ministero dell'istruzione, alle prese con la ripartizione dei contratti a tempo indeterminato tra le varie regioni.
La tabella di suddivisione è ancora da definire (giovedì prossimo probabilmente ci sarà un incontro con i sindacati, alla luce delle vacanze dei posti sull'organico di diritto. In media, dovrebbero essere coperti sei posti ogni dieci vacanze. Una media che però sul territorio si tradurrà in numeri diversi, appunto in base alle necessità rilevate. Tradizionalmente, sono il Nord e il Centro ad avere un fabbisogno più alto. Criteri analoghi per gli Ata, il personale ausiliario, tecnico e amministrativo, dove però la copertura è ben più bassa: sono 80 mila circa le vacanza, a fronte di 5 mila assunzioni autorizzate. Il dicastero di viale Trastevere deve anche chiarire come intende attuare la previsione del comma 2 dell'articolo 3 del decreto legge che ha autorizzato le immissioni in ruolo: 'Le nomine saranno conferite solo se nel triennio di attuazione del piano non determineranno situazioni di soprannumerarietà'. Una precisazione voluta dal ministero dell'economia per evitare di fare contratti su quelle classi di concorso per le quali si può ragionevolmente prevedere che, a seguito della riforma Moratti, nei prossimi tre anni ci saranno addirittura esuberi (si veda ItaliaOggi di giovedì scorso). Le novità più importanti si attendono per le scuole medie e per le superiori, soprattutto per il canale dell'istruzione tecnica.

In sostanza ci sarà una contrazione dell'insegnamento di alcune discipline (per esempio educazione tecnica alle medie inferiori) e l'eliminazione o contrazione di altre alle superiori. Il caso è degli istituti tecnici, che se diventeranno licei finiranno per perdere alcune materie professionalizzanti; se passeranno alle regioni, manterranno il nucleo tecnico, ma il corso di studi passerà da 5 a 4 anni, con un taglio dell'organico stimato in circa il 20%. Ci sono dunque posti destinati a essere cancellati. Nella previsione di ritrovarsi a dover gestire situazioni di insegnanti di ruolo in soprannumero sulla classe di concorso di assunzione, il decreto legge autorizza corsi di riconversione professionale.

Ma fissa anche, ed è l'integrazione voluta da Domenico Siniscalco, una clausola di salvaguardia, che dovrebbe evitare di spendere assunzioni su classi che potrebbero andare in soprannumero. Una precisazione che ha già registrato la piena contrarietà dei sindacati, nel corso di un primo incontro con i vertici di viale Trastevere la scorsa settimana: non tollereranno contrazioni, in base a previsioni future, su determinate classi di concorso nelle quali oggi ci sono vacanze.