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ItaliaOggi-Istruzione tecnica da difendere

Periti industriali. Istruzione tecnica da difendere Formazione professionale sempre più competitiva e creazione di una casa comune per tutti i laureati triennali dell'area tecnica....

11/10/2005
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ItaliaOggi

Periti industriali.

Istruzione tecnica da difendere

Formazione professionale sempre più competitiva e creazione di una casa comune per tutti i laureati triennali dell'area tecnica. Sono questi i due principali obiettivi fissati nella mozione conclusiva del XIII Congresso dei periti industriali che si è chiuso sabato a Firenze. E per Berardino Cantalini, presidente in carica del Cnpi, un mandato forte per arrivare ai risultati indicati da tutta la categoria. Insomma, quelli che verranno, saranno anni in cui Cantalini dovrà difendere l'istruzione professionalizzante e lavorare al progetto di ordine dei tecnici dell'ingegneria, da costruire soprattutto insieme ai periti agrari e ai geometri. E magari anche agli agrotecnici e agli ingegneri iunior che attualmente sono rappresentati dal Cup3.
Quello della formazione è certamente il problema più urgente da risolvere. È in corso, infatti, la revisione del percorso formativo dei licei tecnologici (riforma Moratti). A tal proposito i periti hanno chiesto che la formazione dei tecnici sia 'almeno dello stesso livello di quelli che per più di un secolo sono stati brillantemente formati dagli istituti tecnici, in particolare quelli industriali'. È in funzione di questa necessità che la categoria chiede di 'inserire nella riforma dell'università, in modo più esplicito di quanto non appaia oggi, il principio della formazione professionalizzante, al fine di conseguire un titolo di studio effettivamente spendibile sul mercato, sia nazionale, sia europeo'.

Quanto ai laureati di primo livello bisogna lavorare affinché si 'definisca un titolo di studio che identifichi a livello comunitario la professione per la quale hanno maturato l'indirizzo della classe di laurea specifica, a prescindere dall'Albo nel quale andranno a iscriversi per esercitare la professione'. Ma la stella polare da seguire è il progetto della casa comune dei tecnici. A Cantalini, infatti, spetterà per conto della sua categoria lavorare per arrivare a una legge che conferisca 'la delega al governo per l'istituzione dell'ordine dei tecnici laureati per l'ingegneria (diviso in più settori di competenza professionale) e l'unificazione dei collegi delle professioni tecniche di primo livello attualmente esistenti, nonché delle rispettive casse di previdenza e assistenza'.

Infine, per una riforma di carattere generale delle professioni, il mandato di valorizzare 'al meglio le risorse che i professionisti italiani possono mettere al servizio del paese'.
Ignazio MArino