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ItaliaOggi: L'Università ha un nuovo Ccnl

Aran e sindacati hanno sottoscritto l'aggiornamento del contratto collettivo nazionale

02/08/2008
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ItaliaOggi

Per tecnici e collaboratori 100 euro in più in busta paga
Circa cento euro in più, in busta paga, per chi è impiegato nelle università. Tecnici, amministrativi, lettori, collaboratori linguistici e quanti lavorano nelle aziende ospedaliere universitarie possono finalmente tirare un sospiro di sollievo dopo che ieri, l'Aran e le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto l'ipotesi di contratto per il quadriennio normativo 2006-09 e per il primo biennio economico 2006-07. Un esercito di circa 60 mila lavoratori che, dal prossimo ottobre e dopo quasi tre anni, avranno un aumento medio delle retribuzioni di 98,70 euro ed arretrati a decorrere dal 1 gennaio 2006. Numerose le novità per un testo che, innanzitutto riordina tutte le norme contrattuali preesistenti in materia, ma che soprattutto prevede un allargamento delle relazioni sindacali a livello di ateneo. A partire dalla contrattazione collettiva integrativa relativa, per esempio ai criteri per la spartizione delle risorse o ai sistemi di incentivazione del personale, ma anche sulle informazioni che ogni ateneo dovrà fornire in materia di ambiente di lavoro e sulle misure generali relative alla gestione del rapporto di lavoro. Tutto ciò dovrebbe contribuire ad un'applicazione del contratto nazionale a livello decentrato, eliminando controversie interpretative, con l'ulteriore ausilio d'incontri tra Organizzazioni sindacali firmatarie e la Conferenza dei rettori delle università (Crui) per la determinazione di orientamenti omogenei nell'interpretazione del contratto. Più voce per i sindacati anche sui rapporti di lavoro a tempo indeterminato e sull'estensione delle progressioni economiche di carriera il cui meccanismo rinnovato per il passaggio ad una qualifica superiore, prevede ora che il dirigente effettui verifiche periodiche, con metodologie pubbliche e trasparenti, sulle capacità e sull'impegno del candidato, mentre progressioni stipendiali saranno condizionate ad una valutazione della qualità relativa alla prestazione. Il Ccnl punta inoltre a valorizzare l'impegno dei lavoratori dall'elevata professionalità, affidandogli incarichi temporanei e collegando buona parte delle retribuzione ai risultati conseguiti. Irrigidite, invece, le sanzioni disciplinari a carico dei dipendenti in caso d'insufficiente rendimento e qualora si rendano colpevoli di elusione dei sistemi di controllo e dell'orario di servizio. Le Amministrazioni potranno ora disporre di una maggiore discrezionalità per le richieste part-time dei lavoratori e questi, potranno usufruire della conservazione del posto per effettuare esperienze in altre realtà pubbliche o private. Criteri più puntuali anche in materia di mobilità tra sedi diverse dello stesso ateneo cui le amministrazioni dovranno adeguarsi. Soddisfatto di questo risultato il segretario generale del Flc Cgil Enrico Panini che parla di un contratto che valorizza «l'impegno di migliaia di lavoratori e di lavoratrici dell'università». Di tutt'altra opinione Orazio Maccarone dell'Rdb-Cub università che sottolinea come «il ritardo con cui viene siglato il contratto va tutto a danno dei lavoratori».