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ItaliaOggi: Mobilitati contro chi divide il Paese

di Mimmo Pantaleo

15/09/2009
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ItaliaOggi

Mobilitati contro chi divide il paese

L'inizio dell'anno scolastico avviene in condizioni di grande incertezza e confusione per effetto delle scelte disastrose fatte dal governo.Circa 25 mila precari, tra docenti e personale tecnico amministrativo, non avranno più le supplenze annuali, tantissimi docenti sono stati dichiarati in esubero, le scuole sono in sofferenza finanziaria e non potranno garantire nemmeno le spese ordinarie e il pagamento delle supplenze brevi Rispetto alla situazione reale della scuola italiana il Ministro Gelmini parla d'altro ed anziché aprire un dialogo con le forze sociali, le associazioni professionali, le famiglie e gli studenti ha deciso di imporre in modo autoritario quelle che definisce riforme ma che in realtà sono solo l'applicazione dei tagli decisi con la manovra finanziaria.Mentre in tutto il mondo si aumentano gli investimenti nella conoscenza, quale leva per uscire da una crisi pesantissima, che segna il fallimento dei vecchi paradigmi neoliberisti sul modo di concepire l'economia, la finanza e la funzione del lavoro, in Italia si sceglie di ridurre l'offerta scolastica.I regolamenti approvati disegnano una scuola puramente nozionistica,con classi più affollate, con meno ore frontali e meno ore laboratoriali, annullando progressivamente il valore e la funzione dell'autonomia scolastica. Sono state cancellate le esperienze didattiche e pedagogiche più significative, apprezzate in tutta Europa, a partire dal modulo dei tre insegnanti sulle due classi nella primaria.Laicità e partecipazione democratica sono ritenuti degli intralci per affermare pensieri unici e logiche burocratiche, mortificando la libertà d'insegnamento che è il presupposto di qualsiasi processo autenticamente riformatore.Il disegno del ministro Gelmini, esplicitato più volte negli scorsi mesi, è quello di trasformare l'istruzione da bene pubblico che garantisce a tutti opportunità di apprendimento di qualità, a servizio a domanda individuale, attraverso uguali finanziamenti alle scuole pubbliche ed a quelle paritarie, calpestando i valori della nostra Costituzione.Così si scommette sull'accentuazione dell'ignoranza, delle disuguaglianze e sulla divisione del paese.Le nostre mobilitazioni, invece, rispondono agli interessi delle nuove generazioni perché il diritto all'apprendimento rappresenta la condizione per realizzare i loro sogni.