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ItaliaOggi: Niente sommerso a scuola

Fioroni ha chiesto al collega del lavoro, Cesare Damiano, di esonerare le scuole dall'obbligo di comunicare ai centri per l'impiego l'attivazione o la trasformazione dei vari contratti di lavoro individuali

25/05/2011
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ItaliaOggi

Il mondo della scuola è a prova di lavoro sommerso. Il ministero della pubblica istruzione, infatti, si serve di procedure ad hoc per assumere docenti e personale Ata. Ragion per cui il titolare del dicastero di viale Trastevere, Beppe Fioroni, ha chiesto al collega del lavoro, Cesare Damiano, di esonerare le scuole dall'obbligo di comunicare ai centri per l'impiego l'attivazione o la trasformazione dei vari contratti di lavoro individuali. Secondo Fioroni, queste procedure, che sono state potenziate dalla legge finanziaria 2007, hanno lo scopo di favorire un monitoraggio del ministero del lavoro in una chiave di lotta al sommerso. Ma questo rischio, sembra voler dire il ministro della Margherita, non colpisce l'amministrazione scolastica. Il 4 febbraio il dicastero di Damiano ha inviato a tutte le direzione regionali del lavoro una circolare che spiega i maggiori adempimenti connessi all'instaurazione, trasformazione e cessazione dei rapporti di lavoro previsti dalla Finanziaria (legge n.296/2006). Tra questi l'estensione dell'obbligo di comunicazione a tutti i datori di lavoro e per tutte le tipologie di contratto; l'anticipazione del termine di comunicazione dell'attivazione di un contratto, che da contestuale diventa preventiva; l'ampliamento dell'obbligo di comunicazione a tutte le modifiche che il contratto può subire. Come si vede, si tratta di un corredo di norme che vuole consentire al dicastero di via Flavia uno screening completo dei movimenti che si registrano nel mondo del lavoro per individuarne, dove possibile, le sacche di sommerso. Ma si tratta, sostiene Fioroni, di disposizioni dirette al settore privato o a quello pubblico che usa modalità di assunzione che non prevedono procedure selettive. Per questo la scuola vuole l'esonero dal rispetto dei nuovi e più incisivi adempimenti.

Stefano Sansonetti